L'accordo prevede misure specifiche atte a rispondere anche alle criticità fatte emergere dalla pandemia:
- "..Progettare in modo trasversale, nei vari ambiti amministrativi, politiche pubbliche che riducano la disparità ed assicurino il rispetto delle differenze affinché siano garantite le pari opportunità fra tutte le persone, italiane e straniere, giovani e meno giovani, con particolare attenzione a percorsi di empowerment per le donne. Promuovere, nell'ambito dell'amministrazione pubblica, e nei luoghi di lavoro rappresentati, percorsi di formazione e sensibilizzazione sulle politiche di Pari Opportunità nell’ottica di una valorizzazione delle differenze.
- Favorire e realizzare direttamente azioni di sensibilizzazione in particolare rivolte ai più e le più giovani, sul tema delle pari opportunità, contro la diffusione di stereotipi di genere e per favorire relazioni paritarie
- Contribuire ad una reale parità di genere nella società, che consenta, in particolare alle donne, di raggiungere la piena partecipazione al mercato del lavoro, alla politica ed alle istituzioni senza pregiudizi che influenzino le scelte del percorso di studi e la futura attività lavorativa o l’affermazione personale.
- Promuovere politiche che favoriscano la tutela della genitorialità, della maternità e della paternità, del lavoro di cura di qualità e condiviso supportando nella conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, lavoro e famiglia, promuovendo servizi adeguati, a sostegno dell’infanzia, dell’adolescenza e della terza età.
- Promuovere, favorire e sostenere il coinvolgimento del mondo imprenditoriale e del lavoro in tema di parità di genere come, ad esempio, campagne di comunicazione, convegni, formazione specifica, manifestazioni culturali..."