La FILT CGIL contro la compagnia low cost Ryanair, nella disputa con l'ENAC sul tipo di documenti validi per l'imbarco."La modalità con cui Ryanair sta cercando di imporre le proprie condizioni persino all'ente regolatore italiano non mi stupisce" sostiene il Segretario Nazionale della FILT CGIL, Mauro Rossi "la presa di posizione di Ryanair risponde ai canoni con i quali si è abituata ad avere tutto cio' che vuole nel nostro Paese".Secondo il dirigente sindacale della FILT, "la compagnia riceve dagli aeroporti italiani enormi risorse e finanziamenti che, se fossero garantiti ad altri vettori magari italiani, consentirebbero ai prezzi dei biglietti aerei di essere meno costosi con il conseguente giovamento per il passeggero". "Ryanair, denuncia Rossi, anche in questa vicenda dei documenti di riconoscimento pretende di operare fuori dalle regole del paese e lo fa, ed è più grave, anche per altre leggi italiane a partire da quelle del lavoro. Ci aspettiamo che Enac assuma lo stesso profilo di giustizia richiedendo la generale applicazione delle leggi italiane agli operatori aerei come Ryanair per porre fine allo sfruttamento dei lavoratori e all'evasione contributiva in atto da molto tempo e che convochi una riunione con la partecipazione degli operatori del settore, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni dei consumatori". Per Rossi, infine, "è tempo anche per i passeggeri italiani di venire a conoscenza che le persone a cui affidano la propria sicurezza ed il trasferimento sono sfruttate da Ryanair che evade la normativa italiana".