La FIOM CGIL ha proclamato per il 7 gennaio uno sciopero dei lavoratori FIAT di Termini Imerese e dell'indotto e ha deciso di mantenere un presidio permanente nel piazzale dello stabilimento dove il Lingotto non vuole produrre più auto dal 2012. Le iniziative sono state definite in un incontro tra il Segretario territoriale della FIOM CGIL, Roberto Mastrosimone, e i delegati delle RSU. Al momento lo sciopero è stato proclamato dalla sola FIOM, che propone a UILM e FIM un incontro prima dell'astensione dal lavoro per concordare insieme ai lavoratori un'azione comune. I dipendenti FIAT di Termini Imerese proprio il 7 gennaio rientreranno in fabbrica dopo un periodo di cassa integrazione. "Una battaglia a oltranza e durissima, ma col sostegno della Regione e dei siciliani", lo chiede adesso la FIOM CGIL, ma "dobbiamo sostenere anche i lavoratori" spiega Mastrosimone "il cui reddito è già falcidiato dal continuo ricorso alla Cassa Integrazione, l'apertura di un conto corrente dovrà servire a questo e chiediamo una mano al governatore e a tutti i siciliani" conclude dicendo "Marchionne ha deciso di cancellare lo stabilimento, una decisione che ci provoca dolore e rabbia, anche per l'ulteriore schiaffo assestatoci quando, senza comprendere fino in fondo la gravità delle sue parole, chiedeva quasi di trasferire la Sicilia in Piemonte. Uno schiaffo alla sicilianità al quale tutti i siciliani devono reagire, a comincinare da Raffaele Lombardo".  » A Pomigliano d'Arco continua la protesta