Roma, 23 novembre - “Esprimiamo preoccupazione per il rapimento, in Kenya, della giovane volontaria Silvia Romano. La cooperazione e la solidarietà internazionale sono strumenti indispensabili per la promozione della pace, condannando chi aiuta si rischia di mettere a repentaglio la vita degli operatori stessi”. Così in una nota la Cgil Nazionale.“Un grave episodio - sottolinea la Confederazione - che non può essere, ancora una volta, il pretesto per accusare le Ong e chi decide di dedicare le proprie energie, risorse, professionalità alle popolazioni che oggi vivono in condizioni di estrema povertà, senza accesso ai diritti fondamentali come la salute, l'educazione, il lavoro dignitoso”. “Bisogna invece - prosegue - condannare il terrorismo e gli Stati incapaci di garantire sicurezza ed accesso ai diritti per le popolazioni. La cooperazione promuove la pace e riduce le diseguaglianze. Per questo chi vi opera deve essere accompagnato e tutelato per poter agire in condizioni adeguate alle realtà locali”.“Il dialogo tra le nostre Ambasciate, gli Uffici di Cooperazione e le Ong, di cui l'Italia ha una lunga e comprovata esperienza, deve essere potenziato e rispettato considerato il prezioso contributo che il nostro Paese dà con interventi umanitari di ricostruzione e di sviluppo, in tantissimi contesti di crisi. Siamo certi che la Farnesina - conclude la Cgil - saprà seguire il caso, come già dimostrato in altre situazioni simili, ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Silvia, alla sua famiglia ed alla Onlus ‘Africa Milele’”.
Kenya: Cgil, solidarietà a Silvia e alla sua famiglia
23 novembre 2018 • 12:08