ASCOLTA:- gli interventi di Solari, Reschigna, Montalto, Carsetti, Sanna- le conclusioni di Camusso- FOTO

LEGGI: Camusso: difendere con serietà il referendum sull'acqua su rassegna.it

Si è tenuta quest'oggi, giovedì 9 giugno, presso la sede della Cgil nazionale, il convegno "L'acqua è ancora un bene comune?".

L'iniziativa, a cinque anni dal referendum del 2011, ha lanciato l'allarme sul destino dell'acqua pubblica, per la Cgil messo a repentaglio dal decreto delegato sui servizi pubblici locali attuativo della riforma Madia. "Il decreto - sostiene la Cgil - non solo è stato costruito come se la consultazione popolare non ci fosse mai stata, ma contiene diversi profili di incostituzionalità". "Siamo di fronte ad un testo che rende vantaggiosa la privatizzazione e che contravviene allo stesso principio della legge delega da cui è scaturito, ovvero quello di varare una norma coerente con la disciplina europea e che abbia come riferimento l'esito del referendum sull'acqua, di cui il decreto delegato non parla neanche".

Il provvedimento, ancora in itinere, "ha già ricevuto due parziali bocciature: la prima dalla Conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni e la seconda dal Consiglio di Stato", sottolinea il sindacato. "A questo punto - continua - attendiamo il parere non vincolante del Parlamento, ma entro agosto, data in cui scadrà la delega, tutto tornerà nelle mani del Consiglio dei Ministri per il via libera finale. Se la stesura definitiva dovesse essere quella attuale è evidente che conterrebbe qualche profilo di incostituzionalità, oltre a non rispettare la sentenza della Consulta in cui è dichiarata incostituzionale la norma che obbliga le privatizzazioni".Di tutto questo si è discusso oggi nel corso del dibattito, che è stato introdotto dal segretario confederale della Cgil Fabrizio Solari. Sono seguiti gli interventi di Aldo Reschigna, coordinatore vicario Commissione Affari Istituzionali Conferenza delle Regioni; Maurizio Montalto, presidente azienda Acqua Bene Comune - ABC Napoli; Paolo Carsetti, Forum italiano dei movimenti per l’acqua pubblica; e Riccardo Sanna, coordinatore Area politiche economiche e dello sviluppo Cgil nazionale. Ha concluso il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.