Roma, 2 aprile - “In merito all’indennità prevista dal decreto-legge “Cura Italia” per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, Cgil, Cisl e Uil hanno segnalato al Ministero del lavoro e all’Inps l’esigenza di inserire ulteriori tipologie di aziende oltre a quelle elencate nella circolare applicativa Inps”. Lo dichiarano in una nota la Segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, il Segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra e la Segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, che aggiungono “mancano, infatti, parchi di divertimento e parchi tematici, addetti ristorazione e negozi, addetti accoglienza, attrazioni e spettacolo e diverse altre attività legate alla stagionalità come le lavanderie industriali legate agli alberghi e i servizi aeroportuali"."Infine - dichiarano Scacchetti, Sbarra e Veronesi -, va chiarito che anche i lavoratori che sono stati impegnati presso le aziende del turismo e degli stabilimenti termali tramite contratto di somministrazione, hanno diritto all’indennità, in quanto hanno svolto le medesime mansioni dei lavoratori assunti direttamente dalle aziende dei settori interessati e oggi vivono la stessa identica condizione di bisogno. Il settore del turismo è un volano importante per l’economia di molte imprese e la sua crisi - spiegano i tre dirigenti sindacali - si ripercuote su molte lavoratrici e lavoratori che oggi si trovano a non essere ricompresi in alcun provvedimento. Chiediamo con forza che, nei prossimi provvedimenti, vengano ricompresi nella categoria degli stagionali anche queste lavoratrici e lavoratori per avere quel minimo sostegno oggi fondamentale".
Lavoro: Cgil, Cisl e Uil, va ampliato l’elenco delle attività stagionali che danno diritto all’indennità e vanno inclusi i lavoratori somministrati
2 aprile 2020 • 09:58