Roma, 20 aprile - "Ancora una volta, in spregio a trasparenza e correttezza, si è consumato l'ennesimo colpo di mano in Consiglio dei Ministri sugli appalti". È quanto denuncia il segretario confederale della Cgil Franco Martini, che commenta la cancellazione del comma 2 dell'articolo 211 del nuovo codice degli appalti. "Aver tolto i poteri all'Anac è un atto grave non solo nel metodo, ma ancor più nel merito, e - sostiene - il messaggio che esce dal CdM è chiaro: il settore degli appalti deve rimane zona franca, dove regolarità e trasparenza debbono ancora abdicare alla corruzione". Per il dirigente sindacale "si tratta di un atto inconcepibile, una totale mancanza di rispetto del Parlamento", motivo per cui "occorre porre rimedio e chiediamo al Governo e al Ministro Delrio di intervenire immediatamente". "Il sindacato confederale - conclude Martini - risponderà con forza alla scelta dell'Esecutivo, che ha ceduto ancora una volta agli interessi di chi si oppone al cambiamento nel mondo degli appalti".
Codice appalti: Cgil, inaccettabile colpo di mano in Cdm
20 aprile 2017 • 15:22