Le imprese artigiane registrate alla Camera di commercio attive sono oltre 1.271.000, pari al 21,2% delle imprese registrate.

Le imprese artigiane attive con dipendenti sono circa 403.000, pari al 25,6% delle imprese, e impiegano circa 1.309.476 lavoratori.

Il dato comprende anche l’edilizia, che occupa circa 290.000 lavoratori. Nella bilateralità artigiana, il comparto edile è presente con i soli settori del legno lapidei e degli impianti fissi.

Il versamento alla bilateralità artigiana, la cui natura è di origine contrattuale, viene effettuato in solido con il contributo relativo al sostegno al reddito, reso obbligatorio dalla legge finanziaria n. 234 del dicembre 2021.

Il contributo relativo alla bilateralità è definito in cifra fissa, mentre la quota relativa al sostegno al reddito è in percentuale sulla retribuzione lorda imponibile ed è per ¾ a carico dell’impresa e per ¼ a carico anche del lavoratore.

Risultano iscritte alla bilateralità artigiana, circa 228.000 aziende con 980.000 lavoratori.

Se osserviamo le fasce dimensionali:

Nella fascia da 1 a 5 lavoratori, le aziende sono 177.000, con 392.000 dipendenti.

Nella fascia da 6 a 15 lavoratori, le aziende sono 44.000 con 399.000 dipendenti.

Nella fascia da 16 a 20 lavoratori, le aziende sono 4.500 con 89.000 dipendenti.

Nella fascia da 21 a 30 lavoratori, le aziende sono 1.720 con 55.000 dipendenti.

Nella fascia oltre 30 lavoratori, le aziende sono 780 con 45.000 dipendenti.

Possiamo affermare che l’89.80% della forza lavoro è addensata in aziende che hanno da 1 a 20 lavoratori.

Si noti che circa il 7% delle imprese risultano non essere artigiane (15.960) e che le stesse, hanno alle loro dipendenze circa 96.000 lavoratori. Infatti oltre alle adesioni volontarie, possono aderire anche le società promosse dalle parti costituenti il fondo.

I settori merceologici sono i seguenti:

Alimentari e affini: le aziende sono 24.000 e i lavoratori 103.000.

Terziario, professionisti: le aziende sono 5.100 e i lavoratori 32.500.

Carta, stampa, editoria: le aziende sono 4.600 e i lavoratori 22.500.

Chimica, gomma, plastica: le aziende sono 4.800 e i lavoratori 26.900.

Installazione impianti edili: le aziende sono 30.900 e i lavoratori 124.000.

Legno, carpenteria, arredi: le aziende sono 10.700 e i lavoratori 50.600.

Lavorazione metalli, precisione: le aziende sono 65.000 e i lavoratori 319.800.

Servizi vari: le aziende sono 49.000 e i lavoratori 132.000.

Tessile abbigliamento, pelli: le aziende sono 13.500 e i lavoratori 80.600.

Trasporti e comunicazione: le aziende sono 10.500 e i lavoratori 44.700.

Altri settori: le aziende sono 14.900 e i lavoratori 43.400.

Dal quadro emerge una preponderanza dei settori manifatturieri rispetto al settore servizi e cura alla persona.

Claudio Sala, responsabile Coordinamento nazionale artigiani