ASCOLTA la dichiarazione di Susanna Camusso: Bekaert, la lotta paga


Roma, 3 ottobre - "La lotta paga, sempre. Il jobs act si può cambiare. La lotta straordinaria dei 318 lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno, di un'intera comunità e delle Istituzioni contro le delocalizzazioni selvagge, sostenuta dai sindacati, ha portato questa notte alla firma di un importante accordo che tutela l'occupazione e il sito produttivo". È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini a proposito dell’intesa raggiunta questa notte al ministero dello Sviluppo Economico tra sindacati, multinazionale belga e dicastero."È il primo accordo siglato in sede ministeriale dopo la reintroduzione della cassa integrazione per cessazione e che quindi scongiura i licenziamenti", sottolinea il dirigente sindacale. "Una nostra conquista che ha favorito la risoluzione della vertenza e che permetterà l'attivazione dei nuovi ammortizzatori sociali per il 2019, che il Jobs act di fatto negava".Landini sottolinea poi uno dei punti innovativi dell'intesa: "oltre a prevedere incentivi per chi sceglierà l'esodo volontario, l'azienda riconoscerà al possibile investitore uno sconto sul valore complessivo dell'immobile pari a 40 mila euro per ogni lavoratore assunto. Un passaggio che punta a garantire la permanenza dello stabilimento sul territorio e ad incentivare l'assunzione dei dipendenti Bekaert"."Un risultato importante quindi - aggiunge - che riconosce la dignità del lavoro e il ruolo insostituibile del sindacato. Ora la parola passa ai lavoratori per l'approvazione dell'accordo tramite referendum. La Cgil, che ha sostenuto fin dall'inizio la lotta - conclude il segretario confederale - ringrazia i lavoratori e quanti si sono impegnati in questa battaglia di civiltà".