Roma, 4 maggio – “Lo studieremo con attenzione, ma lo riteniamo un primo passo importante che si iscrive nella necessità di mettere trasparenza nel sistema delle gare che ancora nel settore dei call center, e non solo, si basano sul massimo ribasso, cancellando diritti e realizzando dumping sulle condizioni salariali, cominciando invece ad affermare il rispetto dei contratti ed il valore delle retribuzioni effettive e non dei minimi”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta il protocollo sui Call Center, firmato oggi da 13 imprese private, presso la presidenza del Consiglio.“Significativo è - aggiunge il leader della Cgil - aver proposto un limite alle delocalizzazioni, anche se il nostro obiettivo è il contrasto totale, ma quantomeno si comincia ad affermare il principio. Serve poi coerenza e continuità, costruendo regole diverse anche in Europa, non subendo sempre il criterio del mercato unico regolatore”.“L'impegno che chiediamo ora al governo - conclude Camusso - è che ci sia non solo un monitoraggio, ma un effettivo controllo del rispetto di questi impegni, e di continuare nelle scelte di regolazione e di affermazione delle tutele del lavoro in un settore dove trovano occupazione decine di migliaia di lavoratori in condizioni di vero e proprio sfruttamento, come rivendichiamo nella piattaforma unitaria dei call center che stiamo preparando”.
Call Center: Camusso, protocollo primo passo importante, ora coerenza e continuità
4 maggio 2017 • 11:04