Entro fine mese saranno presentate le offerte definitive per la cessione di Ilva, una scadenza determinante non solo per il futuro di oltre 14 mila lavoratori diretti e di altre migliaia dell'indotto, ma per la stessa economia italiana.

Oggi, 10 maggio, nel corso dell'audizione presso la X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, il responsabile Settori produttivi della Cgil nazionale Salvatore Barone ha ribadito la posizione della Cgil in proposito. Per il sindacato di Corso d'Italia è indispensabile "salvaguardare l'integrità dell'Ilva, integrità del processo produttivo, della collocazione sul mercato e del suo assetto occupazionale" e sono necessari "ingenti risorse per gli investimenti, una forte capacità manageriale e un risanamento dei conti in grado di contenere le perdite degli ultimi anni".

Barone ha sottolineato da un lato la necessità di un intervento pubblico "per il tempo del risanamento e del rilancio", salutando "con grande interesse" l'intervento di Cassa Depositi e Prestiti, e dall'altro le criticità di alcune manifestazioni di interesse, come quella di ArcelorMittal, gruppo anglo-indiano che "presenta una situazione debitoria particolarmente accentuata e che ha interesse per i soli laminatoi di Ilva".

Il responsabile Settori produttivi della Cgil nazionale ha concluso il suo intervento con l'auspicio di un "confronto preventivo sul profilo dei nuovi investitori per assicurare non solo le informazioni, ma la condivisione sul piano sociale di un'operazione che interessa l'economia del Paese, il futuro dei lavoratori occupati e di intere comunità".

Di seguito il testo integrale del documento presentato in audizione.