Roma, 3 dicembre - “L’emergenza Covid sta ampliando diseguaglianze e sofferenze, e la situazione è certamente più drammatica per le persone con disabilità e per le loro famiglie”. Così Nina Daita, responsabile nazionale politiche per le disabilità della Cgil in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità.
“Solidarietà è la parola d’ordine assunta quest’anno dal coordinamento nazionale per le disabilità Cgil. La solidarietà - sottolinea Daita - è la cura efficace, perché concreta, per ridurre le disuguaglianze e creare quella coesione sociale oggi minata ancor di più dalle conseguenze della pandemia. Il 3 dicembre deve segnare un nuovo passo in una società che oggi è spaventata, sfiduciata, senza sogni, sofferente ed incapace di sperare".
Per la dirigente sindacale “al di là delle celebrazioni, oggi forse poco opportune, è doveroso ricordare le vittime della pandemia, tra cui moltissime persone con disabilità, che hanno pagato il prezzo più alto. Questo ci serva da lezione, la prevenzione e la cura delle fasce più deboli devono essere incise nella mente e nei cuori di chi ci governa”. “Inoltre - aggiunge - chiediamo al Governo un segno concreto di attenzione nell'ambito del lavoro: da tempo rivendichiamo unitariamente l’apertura di un tavolo presso il ministero del Lavoro per rilanciare le politiche attive e fronteggiare così l'emergenza lavorativa di questi soggetti più deboli. Ad oggi, possiamo stimare, data la situazione, che ci siano più di 800mila persone con disabilità in cerca di occupazione. Occorre quindi - ricorda infine Daita - un piano straordinario per non lasciare indietro gli ultimi".