Con la crisi economica crescono le disuguaglianze tra le famiglie più ricche e quelle più povere. Lo sostiene uno studio dell'IRES CGIL secondo il quale, tra redditi e casa di proprietà, le prime hanno un patrimonio stimato di 1,5 milioni di euro, le seconde di circa 68mila euro. Le elaborazioni sui dati della Banca d'Italia, anticipano alcuni dati che fanno parte del Rapporto sui salari, fisco e produttività 2009, che verrà presentato a gennaio. "A fronte di un generale abbattimento del reddito, la vera ricchezza rimane nella mani di pochi", dice Agostino Megale, Segretario Confederale CGIL, che propone di tassare le grandi ricchezze. Per Megale "il 10% delle famiglie italiane, possiede il 44,5% della ricchezza netta complessiva, 3.686 miliardi di euro su un totale di 8.284". Per il sindacalista il 50% delle famiglie italiane detengono appena il 9,8% della ricchezza netta complessiva. "Il Paese è spaccato almeno in due" prosegue il Segretario Confederale "con un 'ceto medio' che progressivamente si sta impoverendo, avvicinandosi alle tante famiglie che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. Dalle nostre stime nel 2009 una famiglia su quattro registra queste difficoltà". Secondo Agostino Megale è indispensabile una Riforma Fiscale che sposti il peso eccessivo della pressione tributaria che grava su quella parte della popolazione fatta di lavoratori dipendenti e pensionati verso quelle famiglie in cui è concentrato il patrimonio e la ricchezza privata, a tale proposito sostiene "una parte di tutta quella ricchezza detenuta nelle mani di pochi va reinvestita nel sistema, riducendo allo stesso modo le tasse dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che, in condizioni normali, hanno una maggior propensione al consumo" Il Segretario Confederale Agostino Megale conclude dicendo: "pensiamo ad un' imposta di solidarietà sulle grandi ricchezze con cui si realizza un prelievo aggiuntivo su quel 10% delle famiglie che detiene una ricchezza complessiva mediamente 30 volte superiore alla famiglia media italiana. Imposta che dovrebbe agire sul patrimonio mobiliare e immobiliare oltre gli 800mila euro. Una misura di questo tipo in Italia potrebbe comportare entrate aggiuntive per oltre 6 miliardi di euro che combinate con una vera ed efficace lotta all'evasione, all'armonizzazione della tassazione sulle rendite (20%), alla tassazione sulle transazioni finanziarie internazionali, possono far recuperare 19 miliardi di euro di gettito."