PHOTO
È stata pubblicata la decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione Europea 9399/24 del 7 maggio e relativo allegato del 2 maggio 2024 con la quale vengono approvate le ulteriori modifiche, richieste dall’Italia, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Come è noto il PNRR, approvato con decisione di esecuzione del 13 luglio 2021, è stato più volte modificato con decisioni del 19 settembre 2023 e dell’8 dicembre 2023.
L’Italia ha chiesto la modifica di 23 misure “al fine di attuare alternative migliori per conseguirne il livello di ambizione originario” (art. 21 del regolamento (UE) 2021/241). Inoltre, sono stati rilevati 55 errori materiali che incidono su 52 traguardi e obiettivi e 40 misure nell'ambito di 14 componenti.
L’ulteriore revisione del Piano non presenta modiche particolarmente rilevanti e pertanto restano confermate le criticità più volte espresse in precedenza dalla CGIL in documenti e audizioni a partire dalla totale negazione di qualunque forma di partecipazione e di trasparenza sulle decisioni assunte.
Di seguito sintetizziamo i contenuti più significativi delle modifiche introdotte.
Modifiche
⇒ Soppresso l'Investimento 2.2: Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa, nell'ambito della componente 2 della missione 4 (M4C2-2), in quanto l'evoluzione del mercato ha determinato una domanda insufficiente. Le risorse liberate sono utilizzate:
- per introdurre un nuovo Investimento 2.2: Accordi di Innovazione nell'ambito della componente 2 della missione 4 (M4C22 bis);
- per innalzare il livello di attuazione richiesto di una misura esistente, M1C138 bis, nell'ambito della riforma 1.8: Digitalizzazione della giustizia nell'ambito della componente 1 della missione 1.
Il nuovo investimento 2.2 mira a finanziare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione (detti "accordi di Innovazione"), per sostenere la creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, o il miglioramento di quelli esistenti, grazie allo sviluppo di Key Enabling Technologies (tecnologie abilitanti fondamentali) in settori coerenti con il pilastro II del programma Orizzonte Europa.
I beneficiari del progetto sono imprese, associazioni di imprese o organizzazioni di ricerca che portano avanti un accordo di Innovazione in una delle seguenti aree di intervento:
- tecnologie di fabbricazione;
- tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
- tecnologie abilitanti emergenti;
- materiali avanzati;
- intelligenza artificiale e robotica;
- industrie circolari;
- industria pulita a basse emissioni di carbonio;
- malattie non trasmissibili e rare;
- malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà;
- strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l'assistenza, compresa la medicina personalizzata;
- impianti industriali nella transizione energetica;
- competitività industriale nel settore dei trasporti;
- mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
- mobilità intelligente;
- stoccaggio dell'energia;
- sistemi alimentari;
- sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell'Unione;
- sistemi circolari.
È previsto il completamento di 32 Accordi di innovazione entro la fine del 2025.
Riguardo alla riforma sulla digitalizzazione della giustizia, è previsto un ulteriore traguardo da conseguire entro il 2025 relativo alla “Digitalizzazione completa dei procedimenti penali di primo grado fino all'atto finale attraverso il portale delle notizie di reato (PNR), il portale dei depositi penali (PDP) e l'"applicativo processo penale" (APP). Le piattaforme devono essere interoperabili tra loro.”
⇒ Riguardo alle Procedure di assunzione per i tribunali civili e penali (Missione 1, Componente 1, Investimento 1.8), che prevede il completamento delle procedure di assunzione o di proroga dei contratti di almeno 10.000 unità tra dipendenti dell'Ufficio del processo e personale tecnico amministrativo ed entrata in servizio di tali unità, viene chiarito che, ai fini del conseguimento di quest'obiettivo, sono conteggiate soltanto le procedure di assunzione o di proroga dei contratti completate dopo il 1° gennaio 2022 (M1C1-39).
Le procedure di assunzione per i tribunali amministrativi (Missione 1, Componente 1, Investimento 1.8) riguardano non solo l’assunzione, ma anche la proroga dei contratti di almeno 158 dipendenti. Ai fini del conseguimento di quest'obiettivo, sono conteggiate soltanto le procedure di assunzione o di proroga dei contratti completate dopo il 1° gennaio 2022 (M1C1-40).
⇒ Riforma della pubblica amministrazione (Riforma 1.9, Missione 1 Componente 1): viene introdotto un nuovo traguardo da conseguire entro giugno 2026. In particolare, entro tale data, la banca dati integrata per la gestione delle risorse umane ("toolkit HRM") deve essere disponibile per tutte le pubbliche amministrazioni con più di 50 dipendenti che, per legge, devono adottare un PIAO. Il "toolkit HRM" deve essere interoperabile con il portale del reclutamento (inPA) e la piattaforma "Syllabus". Il "toolkit HRM" e la banca dati PIAO devono essere integrati. (M1C1-59 ter)
⇒ Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni (Riforma 1.10 – Missione 1 componente 1): si prevede che almeno 20.000 funzionari pubblici saranno formati grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici. In precedenza, il riferimento era al 20% del totale del personale attivamente coinvolto nei processi di approvvigionamento pubblico, ossia 100 000 acquirenti pubblici registrati al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF (M1C1-86).
⇒ Riforma delle norme di contabilità pubblica (Riforma 1.15 – Missione 1 componente 1): si chiarisce che:
- entro il primo trimestre del 2026 termina il primo ciclo di formazione per la transizione al nuovo sistema contabile per competenza per i rappresentanti degli enti pubblici che coprono almeno il 90 % della spesa primaria dell'intero settore pubblico (M1C1117);
- entro il secondo trimestre del 2026 è prevista la presentazione dei bilanci e l’entrata in vigore dell'atto legislativo relativo alla contabilità per competenza per gli enti pubblici che coprono almeno il 90 % della spesa primaria dell'intero settore pubblico, con l’indicazione della data di entrata in vigore dello stesso atto (M1C1117).
⇒ Riforma dell'amministrazione fiscale (Riforma 1-12, Missione 1 componente 1): l’aumento del 40%, rispetto al 2019, del numero di "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state riscontrate anomalie) e l’incremento del gettito fiscale del 30 % rispetto al 2019 generato dalle "lettere di conformità", sono considerati conseguiti al 31 dicembre 2023 e non da conseguire entro la fine del 2024 (M1C1 – 113 e 114).
⇒ Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali (Missione 1, componente 1): la migrazione dei servizi amministrativi verso il Polo Strategico Nazionale riguarda anche le Aziende Ospedaliere (M1C1-17 e 26).
⇒ La Riforma finalizzata ad accelerare l'attuazione della politica di coesione (ora numerata come Riforma 1.9 bis, Missione 1, Componente 1) deve prevedere la data di approvazione del piano strategico della zona economica speciale unica. In precedenza “tiene conto del piano strategico della zona economica speciale unica”.
⇒ Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie (Riforma 1-11, Missione 1, Componente 1): si chiarisce che entro il 2024 devono entrare in vigore gli atti giuridici che dispongono l'aumento delle risorse umane che si occupano di pagamenti presso i Ministeri e le amministrazioni centrali e le amministrazioni locali (M1C1-72ter).
⇒ Riforma 3 - razionalizzazione e semplificazione degli incentivi per le imprese (Missione 1, Componente 2): si specifica che la riforma deve comprendere la ristrutturazione e l'ulteriore attuazione di due strumenti chiave gestiti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT):
- l'RNA (Registro nazionale degli aiuti di Stato);
- e il portale incentivi.gov.it. (M1C2-14 ter)
⇒ Vengono ripartiti e scissi, a decorrere dal quarto trimestre 2023, gli obiettivi della Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti dall’Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti. In particolare, nell’ambito della riforma si eliminano i riferimenti al sostegno per la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti e rimangono gli obiettivi di riduzione delle discariche abusive finalizzate al superamento di più procedure di infrazione. Riguardo all’investimento rimane il riferimento alla riduzione di 20 punti percentuali della differenza tra la media delle tre regioni con i risultati migliori per quanto riguarda i tassi di raccolta differenziata e quella delle tre regioni con i risultati peggiori (M2C115, 15 bis, 15 ter, 16, 16 bis e 16 ter).
⇒ Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare (Missione 2, Componente 2): eliminato il riferimento al quarto trimestre 2023 per lo Sviluppo della capacità di produzione di biometano da impianti nuovi e riconvertiti (compresa la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, FORSU) fino ad almeno 0,6 miliardi di m³. L’obiettivo deve essere raggiunto entro giugno 2025 (M2C2-4).
⇒ Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus) (Missione 2 Componente 2): si prevede la realizzazione, tra l’altro, di 135 km di filovie, autobus a transito rapido (BRT) o funivie (in precedenza filovie o funivie). La misura deve contemplare almeno 28 interventi rivolti alle aree metropolitane di Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Rimini, Roma e Taranto. L'investimento non prevede la costruzione o l'ammodernamento di strade al di là dell'ambito di intervento, a meno che queste non siano parte integrante delle infrastrutture che consentono l'impiego di materiale rotabile a emissioni zero.
⇒ Investimento 4.4.3 - Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco (Missione 2 Componente 2): i 300 mezzi pesanti, di cui 200 in uso negli aeroporti e 100 per il soccorso urbano, dovranno essere alimentati o esclusivamente a biometano o a biocarburante (in precedenza solo biometano). Si specifica che i veicoli alimentati a biocarburante devono essere omologati B100 (M2C2-36).
⇒ Investimento 2.1 - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico (Missione 2, Componente 4): nell’ambito degli interventi da identificare mediante ordinanza o ordinanze del commissario straordinario rientrano anche quelli relativi alla protezione dalle frane. Inoltre, le ordinanze devono definire l’esatto numero di km di rete dei trasporti da ripristinare. In precedenza, il riferimento era unicamente ai km di strade (M2C4-11, 11 ter e 13).
⇒ Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti (Missione 2, Componente 4): si chiarisce che entro il 2023 dovevano essere pubblicati i decreti o i decreti di ammissione con attribuzione (assegnazione) dei finanziamenti ai progetti per la modernizzazione e l'efficientamento delle reti di distribuzione dell'acqua. In precedenza, era prevista la notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti per un totale di 900 milioni di euro per interventi finalizzati all'ammodernamento e all'efficientamento delle reti di distribuzione idrica. (M2C4-30).
⇒ Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico:
- eliminato il riferimento alla notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per un totale di 2 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, sostituito dalla pubblicazione del decreto o dei decreti di ammissione con attribuzione (assegnazione) dei finanziamenti ai progetti per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico (M2C428);
- eliminato il traguardo relativo alla notifica dell'aggiudicazione degli appalti pubblici per un totale di ulteriori 500 milioni di euro (M2C428 bis);
- l’obiettivo da raggiungere entro giugno 2026 è quello di aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento idrico e la resilienza dell'infrastruttura idrica in almeno 50 sistemi idrici (complessi e semplici), di cui almeno 35 sistemi idrici complessi. In precedenza, il riferimento era a 25 sistemi idrici complessi.
(traguardi M2C4-28 e M2C4-28 bis e l'obiettivo M2C4-29)
⇒ Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche (Missione 2, Componente 4): si modifica il traguardo relativo al quarto trimestre 2023 riguardante la notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici, per un totale di 880 milioni di euro, per ottemperare gli obiettivi finali delle misure, per gli interventi sulle reti e i sistemi irrigui e sul relativo sistema di digitalizzazione e monitoraggio. Entro la medesima data viene prevista la pubblicazione del decreto o dei decreti di ammissione con attribuzione (assegnazione) dei finanziamenti ai progetti per gli interventi (M2C4-33).
⇒ Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona (Missione 6 Componente 1): almeno il 50 % del sostegno dell'RRF per i costi di investimento deve essere destinato alla costruzione di nuovi edifici (campo d'intervento 025 ter), conformemente ai requisiti di cui all'allegato VI, nota 5, del regolamento (UE) 2021/241, o alla ristrutturazione di edifici (campo d'intervento 026) (M6C1-3).
⇒ Investimento 11 - Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale (Missione 7): viene chiarito che, per quanto riguarda il servizio universale/interurbano, il materiale rotabile acquistato con le risorse del PNRR deve essere di proprietà dello Stato. Pertanto, alla scadenza del contratto di servizio degli attuali fornitori, il materiale rotabile deve essere messo a disposizione del nuovo soggetto aggiudicatario del contratto di servizio (M7-31).
⇒ Investimento 12 - Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici (Missione 7): il trasferimento di 100 milioni di euro a Invitalia S.p.A. deve avvenire entro giugno 2025 (in precedenza 2026). L’investimento riguarda gli autobus a zero emissioni (in sostituzione di autobus elettrici) (M7-33 e 34).
⇒ Investimento 15: Transizione 5.0 (Missione 7): per lo sviluppo della piattaforma informativa e delle attività correlate possono essere utilizzate risorse fino all’1% dell’obiettivo. In precedenza, era l’1%.
Errori materiali
Tra quelli che vengono definiti errori materiali, segnaliamo i casi più significativi:
⇒ Investimento 4.1 - Rafforzamento mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie) (Missione 2 Componente 2): specificato che le piste ciclabili devono facilitare gli spostamenti quotidiani del primo e dell'ultimo miglio, collegando alcune zone delle aree metropolitane o delle città che ospitano università ai vicini nodi intermodali (come le stazioni delle metropolitane o le stazioni ferroviarie) o collegando le università ai vicini nodi intermodali (come le stazioni delle metropolitane o le stazioni ferroviarie).
⇒ Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud (Missione 3 Componente 1): l'investimento riguarda 1.162 km di infrastruttura ferroviaria nel Sud del paese. In precedenza 650 Km. Viene chiarito che:
- i progetti che rientrano in questa misura possono ricevere sostegno da altri programmi europei;
- tale sostegno non deve essere preso in considerazione ai fini del conseguimento dell'investimento;
- i progetti che rientrano in questa misura possono ricevere sostegno anche da fondi nazionali.
La descrizione dell’obiettivo raggiunto entro il dicembre 2023 viene modificata.
La descrizione dell’obiettivo da raggiungere entro giugno 2026 viene così sostituita:
- completamento di lavori per almeno 1.162 km, relativi all'ammodernamento, all'elettrificazione e all'aumento della resilienza delle ferrovie del Sud, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.
I lavori sono così distribuiti:
- almeno 462 km di interventi relativi all'ammodernamento e all'elettrificazione devono fare riferimento alle seguenti linee:
Regione Molise
- Venafro-Campobasso-Termoli;
Regione Puglia
- Pescara-Foggia;
- Potenza-Foggia;
- collegamenti Brindisi (compreso hub intermodale); • collegamenti Taranto;
- Taranto-Brindisi.
Regione Calabria
- linea jonica Sibari-Melito di Porto Salvo;
- collegamento Catanzaro Lido-Lamezia Terme.
Regione Basilicata
- Ferrandina-Matera.
Regione Campania
- Salerno Arechi-Aeroporto Pontecagnano.
Regione Sicilia
- Agrigento-Porto Empedocle;
- collegamento al porto di Augusta;
- collegamento con l'aeroporto di Trapani Birgi.
Regione Sardegna
- collegamento ferroviario con l'aeroporto di Olbia;
- raddoppio Decimomannu- Villamassargia.
almeno 528 km di interventi relativi all'aumento della resilienza devono fare riferimento alle seguenti linee:
Regioni Campania, Basilicata e Calabria:
- Roma-Napoli (AV, via Cassino, via Formia);
- Aversa-Caserta;
- Villa Literno-Napoli Gianturco;
- Napoli-Salerno LMV Napoli-Salerno Storica;
- Nocera Inferiore-Salerno;
- Battipaglia-Paola;
- Battipaglia-Potenza;
- Caserta-Battipaglia; Caserta-Foggia;
- Catanzaro-Reggio Calabria;
- Paola-Reggio Calabria;
- Paola-Cosenza-Sibari.
Regione Molise:
- Termoli-Campobasso.
Regione Puglia:
- Bari-Taranto;
- Taranto-Brindisi;
- Barletta-Spinazzola
Regione Sicilia:
- Fiumetorto-Agrigento;
- Lercara dir.-Bicocca;
- Messina-Catania-Siracusa;
- Palermo-Messina;
- Caltanissetta Xirbi-Canicattì-Aragona;
- Canicattì-Siracusa.
L'obiettivo deve essere raggiunto tramite CLP (Codici locali progetto) che non ricevono sostegno da fondi UE diversi dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.
⇒ Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP), e delle abitazioni di famiglie a basso reddito e vulnerabili (Missione 7): il trasferimento delle risorse, pari a 1,381 miliardi di euro, al soggetto attuatore avverrà entro giugno 2025 (in precedenza dicembre 2024).
Rate
L’importo complessivo delle risorse assegnate all’Italia non cambia:
sostegno non rimborsabile: € 71.779.623.788,00
prestiti: € 122.601.810.400,00
totale: € 194.381.434.188,00
Il numero degli obiettivi/traguardi passa da 617 a 618.
Vengono rimodulate le rate con un ulteriore spostamento delle risorse verso l’ottava e la nona rata.
In questa tabella le rate in base alla Decisione di esecuzione dell’8 dicembre 2023
In questa tabella le rate in base alla proposta di Decisione di esecuzione del 26 aprile 2024
In quest’ultima tabella le differenze tra le precedenti tabelle