Roma, 16 aprile - Anticipare le soluzioni che devono sostituire le centrali a carbone e i piani per l’occupazione e la ricollocazione dei lavoratori diretti e dell'indotto. É quanto chiedono Cgil Cisl Uil insieme alle categorie Filctem Flaei e Uiltec che organizzano i lavoratori delle centrali a carbone in un presidio che si terrà domani, 17 aprile, a partire dalle ore 14.00, davanti al Ministero dello Sviluppo economico.Il 10 aprile scorso, le confederazioni, assieme alle Segreterie nazionali di categoria, avevano chiesto di essere convocati in occasione della riunione che lo stesso Ministero aveva definito per il 17 aprile con le Società che possiedono impianti di produzione elettrica alimentati a carbone, il Gestore della Rete Nazionale di Trasporto e il Ministero dell’Ambiente. Purtroppo, a tutt’oggi, nessuna convocazione è giunta dal Mise.La presenza del sindacato risulta fondamentale in quanto la chiusura degli impianti -prevista entro il 2025 come stabilito dagli accordi europei di Parigi “Cop 21 del 2015”- ha un impatto sui lavoratori delle Aziende interessate e di quelle legate alle attività d’indotto. Inoltre la mancanza di indicazioni precise sulla fase transitoria che garantiscono al paese l’adeguata produzione di energia elettrica ha inevitabilmente un impatto su tutti i cittadini, e, se non regolata preventivamente, incide negativamente nel sistema di produzione industriale. Motivo per cui i sindacati chiedono di essere presenti al tavolo di confronto avviato dal Ministero.Cgil Cisl Uil hanno inoltre chiesto ai sindaci e alle regioni interessate di affiancare la mobilitazione dei sindacati per garantire la ricollocazione dei lavoratori diretti e dell’indotto.
Energia: Cgil, Cisl, Uil e Filctem, Flaei, Uiltec, su centrali a carbone urge tavolo di confronto, domani 17 aprile al Mise presidio dei lavoratori
16 aprile 2019 • 12:16