Roma, 4 maggio – "È evidente che siamo già in piena economia di guerra. Ce lo dicono le preoccupazioni e i comportamenti dei cittadini: si rimandano gli acquisti, si subiscono i rincari dei prodotti di prima necessità. E soprattutto è in forse la tenuta energetica del nostro Paese”. Il segretario confederale della Cgil Emilio Miceli commenta così su Collettiva.it il sondaggio “Psicosi di guerra” dell’Osservatorio Futura, che fotografa le conseguenze economiche dell’invasione russa.

“Solo oggi – sostiene il dirigente sindacale – scopriamo il grande errore di aver sacrificato la nostra produzione nazionale di energia affidandoci ad un solo partner, Putin e la Russia. Siamo l’unico Paese in Europa così totalmente compromesso”. 

"Il governo – sottolinea Miceli, riservandosi una valutazione più approfondita sul decreto aiuti approvato lunedì dal Cdm a quando sarà disponibile il testo del provvedimento – ha messo in campo una serie di misure tese a rafforzare l'esigua produzione nazionale di energia e a creare le condizioni per il salto alle energie rinnovabili”. 

“Non ci sono soluzioni miracolistiche, i tempi per raggiungere la sovranità energetica non sono né oggi né domani. Ci sono però sul tavolo dell’Esecutivo vari progetti, che – conclude il segretario confederale della Cgil – devono essere valutati e attivati al più presto".