Enea ha presentato oggi, 23 giugno, presso il Ministero dello Sviluppo Economico il V rapporto sull'efficienza energetica.
Dal report emerge che in meno di 10 anni (2005/2015) le famiglie italiane hanno investito quasi 28 miliardi per rendere più efficienti le proprie abitazioni, realizzando 2,5 milioni di interventi di riqualificazione energetica, evitando 26 milioni di tonnellate di emissioni di anidrite carbonica e 3 miliardi di euro in meno di spesa per l'importazione di idrocarburi.Le detrazioni fiscali “Ecobonus” sono state la leva maggiore per ottenere questi risultati, sopratutto hanno creato circa 50mila posti di lavoro, in media, all'anno.Ecco perché la Cgil chiede da tempo la stabilizzazione degli incentivi, almeno fino al 2020, per dare certezze agli investitori del settore dando un vero beneficio all'intera filiera industriale italiana.Il rapporto conferma che anche nel 2014 la domanda di energia è stata in calo (3,4% rispetto all'anno precedente), in linea con il trend negativo osservato a partire dal 2010 attestandosi su un valore complessivo di 151 Mtep. Sul fronte dei consumi finali il settore civile ne assorbe la quota maggiore (37,1%) seguito dai trasporti (33,3%) e industria (21,3%) .In allegato il testo del rapporto Enea.https://www2.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2016/06/Enea_rapporto_2016_su_efficienza_energatica_23062016.pdfEnergia: quinto rapporto Enea su efficienza energetica
23 giugno 2016 • 14:30