"Ci opporremo con forza a tagli alle risorse o limitazioni nell'accesso all'Assegno unico ma ribadiamo la necessità che il governo intervenga subito per superare ogni discriminazione, a partire da quella che riguarda i figli residenti nei Paesi d'origine". Lo afferma la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi sostenendo che "le dichiarazioni della ministra Roccella sull'Assegno unico sono gravi e il suo sarcasmo è davvero fuori luogo: provveda invece, visto che il governo è in carica ormai da due anni, a rimuovere i requisiti discriminatori all'accesso" alla misura, "come peraltro richiesto dalla Commissione europea".

La procedura di infrazione, "che oggi la ministra contesta con veemenza, risponde a criticità e discriminazioni che la Cgil ha contestato sin dall'introduzione della misura e che hanno impedito in questi anni a tanti cittadini, comunitari e non, di accedere all'Assegno unico per i propri figli", prosegue la dirigente sindacale.

"Anziché moltiplicare misure temporanee, non strutturali e dal vago sapore di mancette distribuite qua e là sarebbe invece opportuno rafforzare l'unica misura caratterizzata dall'universalità. Non sappiamo cosa succede su Marte, ma nel pianeta Terra le famiglie e la natalità si sostengono con i fatti non con le battute da cabaret improprie per una ministra della Repubblica", conclude Barbaresi

Dichiarazione della Segretaria confederale Daniela Barbaresi, rilasciata all’ANSA