Roma, 9 novembre - “Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Paolo Cagna Ninchi, presidente dell'UPRE ed ex sindacalista della Cgil, che è stato vittima di un'aggressione razzista”. Così si legge in una nota dell'Ufficio immigrazione della Cgil nazionale a seguito dell'aggressione al presidente dell'associazione che svolge attività nel campo della lotta alle discriminazioni.“Paolo Cagna Ninchi è impegnato da anni per la difesa dei diritti delle minoranze etniche Rom e Sinti e per una maggior inclusione a favore di tutte le  persone emarginate. Quanto accaduto – continua la nota – desta sgomento e invita a riflettere sul clima xenofobo e di paura diffuso e alimentato da più parti, sopratutto attraverso alcuni mezzi di comunicazione”.Per l'Ufficio immigrazione della Cgil siamo di fronte ad “una deriva a cui è necessario porre un freno attraverso il riconoscimento dei diritti di cittadinanza universali. Ciò si può realizzare – spiega la nota – eliminando i molti ostacoli culturali e istituzionali che impediscono di conoscere e rispettare tutte le persone e cogliere l'opportunità che le diversità possono contribuire alla ricchezza culturale di un paese”.“Questi episodi sono solo la punta dell’iceberg di un razzismo quotidiano, fatto di comportamenti, parole, violenza fisica che dobbiamo contrastare e condannare fermamente”, conclude la nota.