Roma, 9 novembre - “Il Governo prenda seriamente in considerazione che è indispensabile ridurre il costo dell’energia in Italia, troppo alto rispetto agli altri Paesi europei e quindi penalizzante per la competitività del sistema delle imprese. Inoltre occorre affrontare in maniera risoluta le questioni relative alle emissioni climalteranti rispetto agli accordi di Parigi del 2015 (COP21)”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil Vincenzo Colla, Angelo Colombini, e Tiziana Bocchi al termine dell'incontro sulla Strategia Energetica nazionale (SEN), che verrà presentata domani, svoltosi quest'oggi presso il ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Capo di Gabinetto del Ministro Calenda Ernesto Somma e del Direttore Generale Sara Romano.I segretari confederali ritengono “decisivo sviluppare al massimo la produzione di FER (Fonti di Energia Rinnovabili) con modelli distribuiti sul territorio per arrivare alla decarbonizzazione del sistema energetico”, e in questa ottica ritengono che sia “necessario istituire un Osservatorio per l’Energia che rimetta in relazione tutte le competenze disponibili per garantire un percorso lineare alla complessità dello scenario che il Paese dovrà affrontare”.“La decarbonizzazione dell’economia è un processo irreversibile e irrinunciabile - spiegano Colla, Colombini e Bocchi - ma non può significare la deindustrializzazione dell’Italia”. “La transizione energetica infatti - sostengono - non deve essere pagata dai lavoratori, dalle loro famiglie e dalle comunità”. Per far fronte a questi scenari “occorrono interventi di sostegno all’occupazione, una formazione continua per nuove figure professionali, e un piano per la riqualificazione delle competenze verso nuovi settori dello sviluppo sostenibile”.“Le Confederazioni - proseguono i dirigenti sindacali - hanno infine apprezzato la volontà espressa dal Mise di istituire una Cabina di regia su questa tematica, volontà che accoglie la proposta sindacale di avviare un coinvolgimento ordinario, con ampio confronto di tutti gli attori interessati, per programmare il futuro sviluppo industriale, manifatturiero ed occupazionale del nostro Paese”.“La Strategia Energetica Nazionale - aggiungono infine Colla, Colombini e Bocchi - deve portare inoltre innovazione nella politica industriale, in quelle abitativa e della mobilità, ma anche a una nuova cultura dell’ambiente”.
Cgil, Cisl, Uil: SEN strategica, ma transizione energetica non sia pagata da lavoratori
9 novembre 2017 • 17:22