Roma, 2 agosto – “È evidente, anche dalla maggioranza risicata con la quale è stato approvato, che il Ddl concorrenza provoca delle difficoltà reali, una su tutte riguarda la fornitura di energia elettrica, con l'obbligo per l'utente di passare al mercato libero contro il quale ci siamo battuti durante tutto l'iter del provvedimento”. È quanto dichiara il responsabile Politiche energetiche della Cgil nazionale Antonio Filippi.“La soppressione dal 1 luglio 2019 del mercato di maggior tutela – spiega il dirigente sindacale – comporta un danno notevole per 23 milioni di utenti, tra famiglie e imprese, ai quali questo garantiva un prezzo più basso di circa il 20% rispetto alle tariffe applicate nel cosiddetto 'libero mercato'”.“La Cgil – ricorda in conclusione Filippi – si è opposta a questa imposizione prevista dal ddl, ritenendo che l'unica regola per il passaggio volontario al mercato libero debba essere la convenienza, non l'obbligatorietà per legge”.
Ddl concorrenza: Filippi (Cgil), stop maggior tutela danneggia utenti
2 agosto 2017 • 12:47