"È un piano irricevibile perché non è un piano industriale ma solo un progetto di chiusura nel tempo di Taranto e dell'Ilva", così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al termine del tavolo al Mise in cui Arcelor Mittal ha presentato il piano industriale.''Noi - ha proseguito Landini - abbiamo un accordo firmato nel 2018 che prevede investimenti e una produzione di 8 milioni di tonnellate. E quella è la base da cui partire. Per noi la discussione è possibile solo se si parte dalla base che abbiamo firmato''.La Cgil, ha aggiunto "è disponibile a discutere se ci sono problemi di tempo, o sul tipo di realizzazione degli investimenti, o ancora se c'è la volontà di utilizzare nuove tecnologie o quella relativa ad un ingresso pubblico. Ma i due punti fermi sono gli 8 milioni di tonnellate da produrre e la difesa dell'occupazione" ha concluso Landini ricordando come l'accordo del 2018 fu approvato "con voto segreto del 98% dei lavoratori".Intanto i sindacati di categoria hanno proclamato per martedì 10 dicembre 24 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti di ArcelorMittal e nell’indotto con manifestazione nazionale a Roma, dove nello stesso giorno Cgil, Cisl e Uil hanno già  programmato una manifestazione assemblea con al centro anche il tema delle vertenze aperte.Leggi: ArcelorMittal annuncia 6.300 esuberi: è sciopero su Rassegna.it


Incontro al Mise su Ex Ilva