Roma, 8 ottobre - “Cresce il divario tra i livelli d'istruzione italiani ed europei, resta alta la quota di giovani che abbandona gli studi, e si amplia il divario territoriale tra le Regioni del Nord e quelle del Sud. È un quadro emergenziale quello delineato quest’oggi dall’Istat, un quadro che rende evidente quali siano le misure da attuare con urgenza: innalzare l'obbligo scolastico e mettere in campo un sistema di formazione permanente che consenta a tutti di continuare ad apprendere e ad ampliare le conoscenze, le capacità e le competenze”. Ad affermarlo, in una nota, la Cgil Nazionale.
Per il sindacato di corso d'Italia: “Se davvero l'istruzione è considerata centrale in Italia, come affermato al termine della Cabina di regia di ieri dal Presidente del Consiglio Draghi e dal Ministro dell’Istruzione Bianchi, dobbiamo far sì che le risorse stanziate dal Piano di ripresa e resilienza, tra cui 17 miliardi per la scuola e 6 per la ricerca, si trasformino subito in investimenti per fronteggiare questa emergenza. Occorre - ribadisce in conclusione la Cgil - ridurre i divari territoriali e abbassare drasticamente i livelli dell’abbandono scolastico”.