Cgil, Cisl e Uil, hanno inviato ieri sera una richiesta urgente d'incontro al ministro Poletti in relazione allo stato di attuazione del D.lgs. n.150 del 14 settembre 2015, “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive”.
Il decreto che fonda tutta la sua operatività sulla costituenda “Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro” e che prevede la partecipazione dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, delle strutture regionali per le Politiche Attive del Lavoro, dell’Inps, di Inail, delle Agenzie per il lavoro, de i Fondi Interprofessionali , dei Fondi Bilaterali, di ISFOL e Italia Lavoro S.p.A., del Sistema delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le università e gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, non ha ancora mosso nessun intervento in ragione del fatto che tale “Rete” non può ancora costituirsi perché priva del soggetto con responsabilità di coordinamento. Il D.lgs.150/15, infatti, prevede all'art 1 c.4, che sia l’Anpal ad esercitare “il ruolo di coordinamento della rete dei servizi per le politiche del lavoro, nel rispetto delle competenze costituzionalmente riconosciute alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano. Ad oggi, nonostante il Consiglio dei ministri abbia individuato nella figura di Maurizio Del Conte, il neo presidente dell’Anpal, manca ancora sia la registrazione da parte della Corte dei Conti del decreto di nomina dello stesso ma, cosa ancora più significativa, manca l'approvazione di adozione dello statuto della stessa Anpal così come previsto dal c.18 dell'art 4 del 150/15. Senza questi due fondamentali l'Anpal non può insediarsi! I ritardi di cui abbiamo detto rischiano di produrre notevoli problemi sia sul piano dell'efficacia e tempestività di azione del “nuovo” sistema degli ammortizzatori sociali, sia sul piano della definizione del piano dei servizi, ovvero gestione delle risorse economiche e umane delle strutture territoriali. Non solo, e in particolare sul sistema ammortizzatori, è bene evidenziare che tutta la vicenda Fondi di solidarietà è ancora oggi indefinita nella sua efficacia di azione per via della mancanza di alcuni decreti applicativi che lasciano ancora nell'indeterminazione temi significativi come quelli dell'Assegno Ordinario e Assegno di Solidarietà. Lo stesso vale rispetto alla gestione della “condizionalità”, dell'Asdi e dell'Assegno di ricollocazione, tutte discipline che incrociano le responsabilità delle strutture territoriali dell'Inps nonché dei Centri per l'impiego. In ultimo è altresì importante, in ragione anche dei provvedimenti di riforma della Pubblica amministrazione, che si provveda con tempestiva e chiarezza rispetto alla gestione del personale dipendente e alla sua piena occupazione e che verrà interessato dalla ridefinizione delle politiche attive, ivi compreso proprio i Centri per l'impiego. E' quindi urgente che il Ministero provveda rispetto alle responsabilità che, in particolare per i due DD.LL. n.148 e 150 del 2015, gli affida. Sono queste le ragioni che hanno spinto Cgil, Cisl e Uil, con la lettera di richiesta d'incontro a richiedere un urgente avvio di confronto. Lettera_Unitaria_Min.Poletti_28.01.16Cgil, Cisl e Uil chiedono incontro urgente a Poletti su politiche attive
28 gennaio 2016 • 17:48