"E' stagnazione dell'occupazione nelle grandi imprese, un'occupazione in calo da quasi 4 anni e che risulta in calo vertiginoso rispetto al 2009". E' il commento di Fulvio Fammoni, segretario confederale CGIL, con delega alle politiche del lavoro ai dati diffusi oggi dall'Istat sull'occupazione e le retribuzioni nelle grandi imprese.""Il dato analizzato nel dettaglio - spiega Fammoni - è ancora più preoccupante. Il calo dell'occupazione è infatti accompagnato da una contestuale diminuzione della cassa integrazione e questo conferma che una parte dei lavoratori, quando finisce la cassa, non rientra in azienda e rimane senza lavoro; in aggiunta cade contestualmente anche il numero di ore lavorate per dipendente. E' la fotografia di un sistema produttivo in gran parte bloccato e di una occupazione che diminuisce subendo per prima direttamente le conseguenze della crisi".Per quanto riguarda invece l'aumento salariale di ottobre, secondo Fammoni "è dovuto a fattori specifici e nonostante questo è in base annua molto più basso dell'inflazione". Si tratta quindi di "indicazioni chiarissime su ciò che bisogna fare per non chiudere definitivamente imprese e perdere altro lavoro: tutele straordinarie per i lavoratori e scelte per lo sviluppo e la ripresa nel 2012".