Testo risultante dallo stralcio, deliberato dalla Camera dei deputati, degli articoli 10, 11 e 13 del Disegno di Legge n. 1532, approvato dalla Camera dei deputati il 9 ottobre 2024 trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 9 ottobre 2024.

Il disegno di legge si compone di un totale di trentaquattro articoli e rappresenta di fatto, una integrazione complementare al D.L. n. 48/2023, con l’obiettivo di regolare alcuni aspetti della normativa lavoristica, su salute e sicurezza e sulla previdenza e fornendo alcune precisazioni su diverse norme. Per la definizione degli interventi sui quali si articola il disegno di legge, già dalla sua stesura iniziale e per le modifiche introdotte in sede di prima lettura, non si è realizzato alcun approfondimento e confronto con le Organizzazioni Sindacali e si continua a perseguire la logica di agire in tema di lavoro attraverso la destrutturazione del quadro di tutele ampliando gli spazi di ricorso al lavoro precario e frammentato. Questo è, per esempio, il connotato dell’intervento sui contratti a termine e in somministrazione nel D.L. n. 48/2023 e nel disegno di legge oggi in fase di conversione.

Si rimanda, per tutti gli articoli, alla valutazione dettagliata nel seguito della presente memoria.

Anche da questo disegno di legge ravvisiamo la mancata volontà di intervenire con una riforma del sistema previdenziale, ulteriormente peggiorato anche da recenti interventi normativi, di lavorare su una strategia concreta e condivisa per investire sulla cultura della prevenzione e per eradicare gli infortuni mortali sul lavoro, di scegliere una qualità occupazionale che contrasti e non alimenti il lavoro precario, la povertà del lavoro, gli abusi in termini di irregolarità e di sfruttamento insieme alle grandi sfide connesse alla formazione, alle politiche attive e alle transizioni.

Dopo mesi di dichiarazioni sulla necessità di investire per migliorare la dignità e la qualità del lavoro, per risolvere le condizioni di difficoltà e disuguaglianza che vivono i giovani, i neet, le donne, in occasione della recente ripresa alla Camera della discussione sul presente disegno di legge, e sempre senza aprire alcun confronto con le Organizzazioni Sindacali, sono stati approvati una serie di emendamenti al testo originario.

Tutti interventi che aggravano largamente il disegno di legge e non rispondono ai bisogni del lavoro. Il testo agisce in maniera disorganica e genera ulteriori peggioramenti, nella direzione di aumentare le condizioni di precarietà, liberalizzando ancora di più i contratti brevi e più precari, peggiorando i problemi strutturali del mercato del lavoro.

Abbiamo formulato diverse proposte di modifica e alcune richieste di abrogazione, sul presente disegno di legge e in generale sugli aspetti di regolazione del mercato del lavoro e del sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori, che non hanno trovato alcun riscontro nel presente iter di conversione e negli altri provvedimenti in tema di lavoro, a conferma della scelta di continuare ad evitare ogni confronto di merito e procedere in tempi celeri all’approvazione.

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