Roma, 24 febbraio - “L'esito dell’indagine della Procura di Milano non ci stupisce. Da tempo le nostre strutture sono in prima linea nella denuncia delle condizioni spesso al limite della sopportabilità che questi lavoratori sostengono quotidianamente. Dopo la firma dell’accordo ‘pirata’ fra Assodelivery e Ugl, abbiamo chiesto, tra le altre cose, al Ministero del Lavoro di farsi promotore di una campagna straordinaria di ispezioni, rivolta a verificare se l’autonomia di questi lavoratori fosse effettivamente dimostrabile”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti commenta la notizia dell’indagine della Procura di Milano e dell’invio dei verbali a Uber Eats, Glovo, JustEat e Deliveroo in cui si impone l’assunzione di circa 60.000 collaboratori in tutta Italia.
“Alle imprese del settore invece - prosegue Scacchetti - abbiamo chiesto con forza, e continueremo a farlo, un modello organizzativo compatibile con diritti e tutele. Purtroppo, fino ad oggi, nonostante diverse sentenze a nostro favore e l’intervento del Ministero del Lavoro, la loro associazione di rappresentanza, Assodelivery, ha alzato un muro”.
“A seguito di questa rilevante operazione di trasparenza, ci aspettiamo che il tavolo di confronti sindacale riparta per garantire a tutti i rider l’applicazione delle condizioni normative e salariali previste dal Contratto Nazionale della Logistica e dei Trasporti. Qualora questo estremo tentativo dovesse rivelarsi ancora una volta vano, siamo pronti a fare la nostra parte riprendendo la mobilitazione, non escludendo - conclude la segretaria confederale - la possibilità di uno sciopero nazionale”.