Roma, 30 aprile - “Inaccettabili sei mesi di silenzio dall’ultimo incontro al ministero del Lavoro, e sono sempre meno credibili gli annunci del ministro Di Maio: vanno subito garantiti diritti e tutele ai riders. Per questo condividiamo le ragioni della mobilitazione annunciata dai lavoratori del food delivery per il 1° maggio, una protesta che chiede in primis alle imprese di tener conto delle loro ragioni. Saremo in piazza anche per i loro diritti”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.Secondo la dirigente sindacale “non è più rinviabile la definizione di regole attraverso le quali migliorare la qualità del lavoro dei ciclofattorini, assicurando loro un salario giusto, il diritto alla malattia, alle ferie, al riposo, le tutele previdenziali e contro gli infortuni, i diritti alla privacy e alla trasparenza nell’uso degli algoritmi”.“La via principale per regolare tutti gli aspetti del rapporto di lavoro è - sottolinea Scacchetti - quella di rimandare ai CCNL, a partire da quello della logistica. Eventuali norme legislative, che ampliano le tutele per i lavoratori dell’economia digitale, dovrebbero impedire - conclude - sfruttamento, lavoro a cottimo e contrastare l’assenza delle più minime tutele, pratiche purtroppo molto diffuse”.
Rider: Cgil, il 1 maggio in piazza anche per i loro diritti
30 aprile 2019 • 15:58