COS’È LA PRESTAZIONE UNIVERSALE

Dal 1° gennaio 2025 è partita la sperimentazione della Prestazione Universale, che dovrebbe integrare l’Indennità di accompagnamento.

È composta da due parti:

Quota base → 531 €/mese (Pari all’Indennità di accompagnamento)

Quota integrativa → 850 €/mese (Ma solo rinunciando ad altre prestazioni regionali/locali!)

PERCHÉ NON FUNZIONA

• I finanziamenti sono insufficienti

- Solo 250 milioni di euro all’anno (2025-2026), senza risorse aggiuntive
- Ultra80enni non autosufficienti
- ISEE sociosanitario < 6.000 €
- Titolati di indennità di accompagnamento
- Bisogno assistenziale gravissimo

• I criteri sono penalizzanti

- Chi è assistito da un familiare o già riceve cure domiciliari viene penalizzato

• Richiede la rinuncia ad altre prestazioni

- Per riceverla, bisogna rinunciare ad aiuti regionali/locali

SERVONO RISORSE VERE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA!

BASTA TAGLI E PROMESSE VUOTE

• C’è bisogno di un vero Piano di Assistenza Individuale e di fondi strutturali, CGIL e SPI CGIL chiedono al Governo di:

- Ampliare la platea dei beneficiari
- Prevedere risorse aggiuntive e non tagliare i fondi esistenti
- Garantire l’integrazione con le prestazioni regionali/locali
- Eliminare criteri penalizzanti

DIFENDIAMO I DIRITTI DI CHI NON È AUTOSUFFICIENTE!

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