Pubblichiamo, di seguito, la lettera inviata oggi dalle associazioni che compongono il tavolo sulle questioni LGBTQI, di cui fa parte anche l'ufficio Nuovi Diritti della Cgil nazionale, al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora, in merito al provvedimento che cambia le diciture presenti nella Carta d’identità da ‘genitori’ a ‘padre’ e ‘madre’.
Onorevole Sottosegretario Spadafora,ci rivolgiamo a Lei nella nostra qualità di componenti del tavolo sulle questioni LGBTQI da Lei instaurato e nel suo ruolo di titolare delle pari opportunità all’interno del Governo che la esprime. Abbiamo appreso con estremo stupore e preoccupazione della pubblicazione in G.U. del decreto ministeriale che, riportando indietro le lancette della storia, dà indicazioni affinché nelle carte d’identità dei minori sparisca l’inclusiva dicitura ‘genitori’ prevista dalla legge e venga introdotta in modo subdolamente discriminatorio quella di ‘madre’ e ‘padre’. Discriminatoria perché, quali che siano gli orientamenti politici e legislativi per il futuro, le famiglie omogenitoriali già esistono ed esistono i figli e le figlie di quelle famiglie che, grazie alla giurisprudenza o all’azione degli uffici anagrafe dei Comuni più lungimiranti, sono oggi, anche per la legge, figli e figlie di entrambe le figure genitoriali. Figure genitoriali che invece, al di là del genere di appartenenza, sarebbero oggi costrette a rientrare nella categoria inflessibile di ‘padre’ e ‘madre’, dando luogo a un’invisibilità, a uno stigma e a un marchio che ricordano periodi bui della storia. L’attuale Governo non si dimostra un interlocutore affidabile perché, al di là delle dichiarazioni, non appare in grado di mettere in sicurezza i diritti delle persone LGBTQI, non ne migliora le condizioni di vita e anzi le peggiora. Crediamo che, al di là della insostenibilità legale di un’impostazione odiosamente discriminatoria, come già confermava il parere del Garante della privacy, e dunque degli esiti dei ricorsi, sia essenziale un chiarimento politico del Governo di cui entrambi, Lei e il Ministro dell’Interno, con le rispettive forze politiche, siete espressione, affinché questa pagina odiosa venga cancellata. Ad oggi possiamo solo valutare i fatti.Agedo ALFI Associazione Lesbica Femminista Italiana, Arc, Arcigay, Arcigay, Antinoo Napoli, Arcigay, Arcobaleno degli Iblei Ragusa, Associazione di volontariato Libellula, Associazione Esedomani Terni, Associazione LGBT Quore, Certi diritti, Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Di’Gay Project - DGP, EDGE Excellence & diversity by LGBT executives, Famiglie Arcobaleno, I Ken, IGLBC Italian GLBT Business Chamber, Polis Aperta, Rain, Arcigay Caserta, Rete genitori rainbow, Stonewall GLBT, Torino Pride, Ufficio Nuovi Diritti Cgil.