Roma, 1 marzo - "L'ordinanza del 23 febbraio della Corte d'Appello di Trento è una pronuncia di assoluta rilevanza in quanto, per la prima volta in Italia, un giudice di merito riconosce il legame tra figli e padre non genetico e applica a una coppia di due padri i principi già enunciati dalla Corte di Cassazione in tema di trascrizione dell’atto di nascita straniero con l’indicazione di due genitori dello stesso sesso". Così Maria Gigliola Toniollo, responsabile Ufficio Nuovi Diritti della Cgil nazionale."Nell'affermare il diritto di tutti i minori a vedersi riconosciuti entrambi i genitori - prosegue Toniollo - si stabilisce finalmente un principio fondamentale, e cioè che le priorità da rispettare sono esclusivamente i diritti di figli e figlie anche nella 'assoluta indifferenza delle tecniche di procreazione cui si sia fatto ricorso all’estero'".Per la dirigente sindacale dalla Corte d’Appello di Trento "giunge così l'ennesima, significativa conferma del fatto che madri e padri si diventa soltanto grazie all’assunzione di responsabilità e all'amore. Nel nostro Paese, in assenza di una legge specifica, - continua - non possiamo che augurarci che tutti i tribunali vogliano seguire questa strada".Toniollo conclude con "un riconoscimento di impegno alle associazioni delle Famiglie Arcobaleno, che tanto si battono per i diritti delle loro figlie, dei loro figli e per un mondo civile, e all'avvocato Alexander Schuster, il legale che ha seguito sempre con successo questa e altre coppie e con il quale abbiamo collaborato in tante occasioni".