“Alla Commissione Giustizia della Camera, in sede di votazione degli emendamenti presentati al DdL 2953 Riforma del processo civile, sono state presentate proposte emendative, fatte proprie dal Governo, che consentirebbero la possibilità di ricorrere alla negoziazione assistita dagli avvocati anche per le controversie di lavoro”. E’ quanto affermano in una nota i Segretari confederali organizzativi di Cgil, Cisl e Uil, Nino Baseotto, Giovanna Ventura e Pierpaolo Bombardieri.
“Si tratta - sottolineano i tre dirigenti sindacali - di un emendamento sbagliato, che determinerà un aumento dei costi a carico dei lavoratori e che di fatto intende cancellare il ruolo delle parti sociali nelle controversie di lavoro. Per questo chiediamo alla Commissione Giustizia di respingere questo emendamento perché lesivo delle prerogative delle parti sociali e dei diritti dei lavoratori”.“Attualmente - spiegano Baseotto, Ventura e Bombardieri - le procedure conciliative sono già possibili, senza costi per imprese e lavoratori, e raggiungono l'obiettivo di garantire che ogni soggetto possa essere adeguatamente tutelato da eventuali ‘patti leonini’ che ledano i diritti individuali dei contraenti”.“Questa procedura garantista di conciliazione assistita - concludono i tre segretari - ha funzionato bene in questi anni e non si capisce per quale motivo si intenda ora intervenire con una nuova regolazione giuridica, se non per effetto di pressioni di lobby interessate. Tra l’altro con l’emendamento in discussione presso la seconda commissione di Giustizia della Camera si fa riferimento ad una categoria non meglio precisata di avvocati ‘specializzati’ in controversie di lavoro che non ci risulta esista in alcuna classificazione ordina mentale”.Giustizia: Cgil, Cisl e Uil, Commissione cancelli emendamento su conciliazione assistita
10 febbraio 2016 • 13:30