Dall’8 al 10 novembre 2024, a Tirana, si è svolta la settima edizione del Congresso della Confederazione dei sindacati albanesi (KSSH), uno dei più importanti sindacati del Paese. L’evento ha rappresentato un’occasione cruciale per discutere temi legati alla democrazia e alle condizioni sociali, non solo in Albania ma anche in un contesto più ampio, grazie alla partecipazione di rappresentanti di organizzazioni sindacali internazionali.

Il Congresso, aperto con l’iniziativa internazionale “I sindacati e la democrazia: non c’è democrazia senza i sindacati”, ha visto la partecipazione della Confederazione Sindacale Internazionale, rappresentata da Josef Niemiec, e della Confederazione Europea dei Sindacati, con il segretario generale Luc Triangle. Hanno inoltre preso parte molte organizzazioni sindacali europee, come quelle di Polonia, Austria, Danimarca e Francia, e sindacati di altri Paesi, tra cui Macedonia, Kosovo e Turchia.

Il tema centrale delle discussioni ha riguardato il ruolo dei sindacati nella promozione della democrazia e nel miglioramento delle condizioni sociali, con un focus particolare sulla situazione albanese. La CGIL, presente ai lavori, ha offerto il proprio contributo, sottolineando le analogie tra le problematiche affrontate in Albania e quelle che caratterizzano l’Italia: carenze nei servizi pubblici, difficoltà infrastrutturali, salari bassi e sfide legate alla legalità e alla democrazia.

Durante il Congresso è stato evidenziato come il salario medio in Albania si attesti ancora oggi tra i 400 e i 450 euro mensili, un dato che riflette le difficoltà economiche e sociali del Paese. È stata inoltre menzionata la questione del centro di accoglienza italiano in Albania, definita una “brutta pagina” nelle relazioni bilaterali.

Sul fronte della cooperazione internazionale, il Congresso ha rappresentato un’occasione per ribadire l’impegno della CGIL e dell’INCA a collaborare con i sindacati albanesi. L’obiettivo principale è sostenere la ratifica, da parte del Parlamento italiano, dell’accordo di sicurezza sociale bilaterale tra Italia e Albania. Tale accordo mira a garantire diritti fondamentali ai lavoratori che operano nei due Paesi, includendo prestazioni pensionistiche, indennità di disoccupazione, malattia e maternità.

Il Congresso si è concluso con la rielezione del presidente uscente Kol Nikollaj, che ha ottenuto 295 voti favorevoli su 300 delegati, e la conferma della vicepresidente Anisa Subashi. Questo risultato evidenzia la volontà di rafforzare ulteriormente le relazioni sindacali sia a livello nazionale e sia a livello internazionale, per affrontare insieme le sfide del mondo del lavoro e promuovere una maggiore giustizia sociale.

Il settimo Congresso della KSSH ha dunque rappresentato un momento di dialogo e confronto di grande rilevanza, ribadendo il ruolo fondamentale dei sindacati non solo nella tutela dei lavoratori ma anche nella costruzione di una società più democratica ed equa.