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Nel pomeriggio del 26 giugno, presso la sede dell’IG Metall di Wolfsburg, si è tenuta un’assemblea rivolta ai lavoratori italiani della Volkswagen per promuovere la firma del referendum abrogativo di quattro disposizioni del diritto del lavoro, promosso dalla CGIL.
Volkswagen, con il suo quartier generale che impiega 70 mila persone in una città di 124 mila abitanti, ospita una comunità italiana di circa 5 mila persone. La Fiom Cgil, mantenendo stretti rapporti con l’IG Metall, con il quale esiste un proficuo confronto e un interessante scambio di idee sul modello sindacale tedesco e italiano, nonché sul sistema dei servizi pubblici e privati, ha trovato un solido alleato nel sindacato tedesco.
La DGB e l’IG Metall hanno espresso il loro sostegno alla campagna referendaria della CGIL, volta a garantire un lavoro sicuro e a eliminare le norme di flessibilità che rendono il lavoro precario e sottopagato in Italia, condividendo i medesimi valori di sicurezza e dignità lavorativa.
La campagna referendaria, avviata circa un mese fa tra gli italiani all’estero, ha ottenuto riscontri positivi. Ha permesso di incontrare connazionali e discutere di diritti, democrazia e nuove geopolitiche, evidenziando l'integrazione e il contributo significativo delle comunità italiane all'estero. Tuttavia, sono emerse difficoltà legate alla certificazione delle firme, a causa della carenza di consolati, o per la distanza dei consolati in alcuni paesi, e per la carenza di avvocati volontari in alcune aree.