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Dal 16 al 19 ottobre, presso la sede del Parlamento Europeo, si è riunita la Commissione continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, CGIE, per discutere alcuni argomenti e confrontarsi con parlamentari europei e italiani. Alla riunione, oltre ai membri della commissione stessa, rappresentativa di tutti i paesi europei, ha partecipato la Segretaria Generale del CGIE, Maria Chiara Prodi. Sono intervenuti anche il Sottosegretario Silli e l'Ambasciatore d’Italia in Belgio, Federica Favi.
L'ordine del giorno dei lavori si è sviluppato in tre punti principali:
- Analisi del voto europeo 2024 e suggerimenti per migliorare l’effettiva partecipazione;
- Cittadinanza: un’analisi comparata tra i sistemi vigenti nei paesi membri dell’Unione Europea;
- Analisi della situazione in Belgio rispetto a questioni sociali ed economiche.
Partecipazione al voto europeo
In merito al primo punto, è stato evidenziato che circa 6000 cittadini italiani residenti all'estero, di cui oltre 4800 iscritti all'AIRE, non hanno una piena possibilità di partecipazione alla vita democratica del Paese. Per esempio, i cittadini extra UE possono votare per le elezioni europee solo recandosi in Italia, mentre gli altri cittadini possono votare presso i consolati o le ambasciate. Questo è un problema che dovrà essere risolto, prevedendo la possibilità per i cittadini extra UE di votare presso i consolati o mediante il sistema elettronico. Tali procedure richiedono un intervento governativo per superare gli ostacoli legislativi.
Cittadinanza
Per quanto riguarda la cittadinanza, le modalità di acquisizione variano da paese a paese. Questo tema è tuttora all'ordine del giorno in Italia, dove la commissione intende avanzare proposte per semplificare l'ottenimento della cittadinanza per chi ne fa richiesta, introducendo sistemi che ne facilitino e verifichino con chiarezza la concessione.
Situazione in Belgio
Riguardo alla situazione in Belgio (si allega il documento redatto), si è osservato come la grande emigrazione italiana del passato abbia portato a una forte integrazione della comunità italiana nel Paese. Tuttavia, è emerso che, nonostante il Belgio disponga di un welfare ben sviluppato, la crisi del 2008 ha ridotto le possibilità di restare nel paese, soprattutto in situazioni di disoccupazione. Questo ha generato un'ulteriore precarietà, mettendo in discussione il sistema di welfare in Europa e incrementando la povertà.
Sintesi delle giornate di lavoro
Durante queste giornate di lavoro, si è avuto modo di interloquire con parlamentari italiani, europei e rappresentanti istituzionali del nostro paese, della Comunità Europea. È emersa la necessità di intervenire in ambito europeo in modo più preciso per affrontare temi di grande attualità, spesso oggetto di strumentalizzazione politica, che impedisce l'adozione di atti legislativi volti a migliorare la vita comune.
Per esempio, il tema della cittadinanza è ancora oggetto di grande discussione in Italia. Anche le modalità di voto sono inadeguate, come dimostrato dai referendum proposti dalla CGIL e da quello sull'autonomia differenziata, che non hanno ricevuto risposte soddisfacenti per garantire l’esercizio
democratico sul piano logistico. Inoltre, il tema dell’autonomia differenziata è di interesse anche dei nostri connazionali all’estero, poiché incide sui diversi aspetti della vita quotidiana.
Conflitti e sfide future
La discussione si è poi concentrata sui conflitti armati che ancora persistono in Europa e oltre, alterando equilibri e determinando scelte ritenute inopportune per la costruzione di un'Europa basata sulla Pace e su una reale redistribuzione economica fondata sulla democrazia, oggi minacciata dall'avanzata dell'estrema destra.
I temi trattati in questi tre giorni saranno ulteriormente approfonditi dalla Terza Commissione Diritti e Cittadinanza del CGIE, che si riunirà nei prossimi giorni per analizzare le proposte emerse e dare seguito al confronto in modo particolare su legge istitutiva del CGIE e sul voto all’estero.
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→ Segretaria Generale del CGIE, Maria Chiara Prodi
→ Filippo Ciavaglia, area Politiche europee e internazionali Cgil