PHOTO
Il 5 marzo 2025 le parti sociali europee hanno firmato insieme alla Commissione europea il Patto europeo sul dialogo sociale. Maurizio Landini ha partecipato alla cerimonia della firma insieme ad una delegazione ristretta della Confederazione Europea dei Sindacati, CES, formata dal segretario generale Lynch, il Vicesegretario Stahl, il Presidente del sindacato svedese Lo, la segretaria generale francese Confederazione francese democratica del lavoro, Cfdt, e la segretaria generale della federazione europea dei trasporti.
Per la Commissione europea era presente la Presidente Von der Leyen e la Commissaria Roxana Minzatu.
Il Patto europeo ha come obiettivo principale quello di rafforzare il dialogo sociale e il ruolo delle parti sociali per incidere sulle decisioni che riguardano in particolare il mercato del lavoro, l’occupazione e le politiche sociali in generale.
La Commissione si è impegnata a sostenere politicamente e finanziariamente il dialogo sociale a tutti i livelli, anche attraverso progetti a livello nazionale.
La Cgil ha contribuito alla stesura del testo, facendo parte della delegazione negoziale e del gruppo ristretto redazionale.
Contenuti del Patto
Il Patto indica il ruolo esclusivo delle parti sociali nel delineare e promuovere la dimensione sociale dell’Unione europea, sottolineando come il Trattato conferisca alle parti questo ruolo e ne ribadisce l’autonomia. Questo Patto rappresenta un impegno rinnovato per rafforzare il dialogo sociale europeo in un periodo di grandi trasformazioni a livello globale. Attraverso il Patto si vuole creare una cornice a lungo termine a favore di attività di dialogo sociale forti ed efficaci a livello europeo.
Si divide in tre parti:
- Potenziare il dialogo sociale per contribuire al progresso economico e sociale
Introduce i principi e i compiti e sottolinea che affinché il dialogo sociale possa continuare ad essere una parte importante del modello sociale europeo, si debbano creare le condizioni per un suo sviluppo forte e autonomo in tutti gli Stati membri e nei Paesi candidati, perché la qualità del dialogo sociale a livello nazionale influenza direttamente anche quello a livello europeo. - Azioni della Commissione europea per rafforzare il dialogo sociale e il ruolo delle parti sociali
In questa parte si evidenziano le misure che la Commissione europea deve mettere in campo su due livelli:
- a sostegno del dialogo sociale bipartito: rispetto della autonomia delle parti sociali; sostegno politico, finanziario e amministrativo; iniziative di sostegno a livello nazionale;
- a livello tripartito attraverso la consultazione delle parti sociali anche sulle iniziative che possono essere di interesse delle parti al di là di quelle che ricadono nel campo di applicazione degli articoli 153 e 154 del Trattato, prerogativa delle parti sociali; lavoro di promozione dei coordinatori del dialogo sociale in ciascuna DG; scambi con le parti sociali sul programma di lavoro della Commissione; creazione dell’Inviato del dialogo sociale europeo e coordinamento sul suo ruolo e le sue azioni; promozione della dimensione confederale e settoriale del dialogo sociale. - Impegni comuni delle parti sociali per un dialogo sociale di successo che disegni i mercati del lavoro, le politiche sociali e dell’occupazione
Questa parte riguarda gli impegni comuni tra le parti sociali, per un dialogo efficace basato sul rispetto e la fiducia. Le parti si impegnano a preparare il loro Programma di lavoro multi-annuale per affrontare le principali sfide economiche e sociali che toccano i mercati del lavoro europei identificando strumenti adeguati. Si impegnano anche a coordinarsi per quanto riguarda le consultazioni rivolte alle parti sociali nella preparazione delle loro rispettive risposte; organizzeranno congiuntamente il loro lavoro comune e i loro dibattiti; prepareranno le loro discussioni o trattative e individueranno quali strumenti europei utilizzare (risoluzioni, quadri di azione, accordi autonomi implementati dalle parti nazionali, accordi implementati attraverso direttive europee, etc.) e come monitorare e sostenere la loro attuazione.
Patto Europeo sul dialogo sociale firmato dalla Commissione europea, dalla Confederazione Europea dei Sindacati – CES, dai Servizi d’interesse generale in Europa – SGI-Europe, dalla Federazione delle associazioni industriali europee – Business Europe, dall’Associane di organizzazioni di artigiani e PMI – SmeUnited. EN - IT
Video dell’intervento del Segretario generale della CGIL, Maurizio Landini