Mercoledì 5 febbraio, INDUSTRIALL (la Federazione Europea dei sindacati dell’industria) ha promosso una grande manifestazione a Bruxelles, sotto gli uffici della Commissione Europea, per richiamare l’attenzione sull’assenza di politiche industriali efficaci nel governo attuale dell’Unione europea.

Il Sindacato denuncia l’assenza di strategie industriali e la mancanza di investimenti pubblici, paventando il rischio di una crisi di deindustrializzaizone nel nostro continente.

Grazie anche al contributo di FIOM e FILCTEM, Industriall sottolinea cinque punti di azione immediata:

  • Proteggere la nostra forza lavoro, attraverso una moratoria sui licenziamenti e l’attivazione di programmi quali Sure 2.0;
  • Fermare le regole dell’austerità, favorendo investimenti sociali e per la transizione ecologica;
  • Appalti e investimenti pubblici per rilanciare le attività;
  • Colmare il gap di investimenti per supportare l’industria;
  • Assicurare la resilienza dell’industria europea nel mercato globale, contrastando la concorrenza sleale e gli accordi commerciali iniqui.

Industriall richiede investimenti nella formazione necessaria a lavoratrici e lavoratori nelle fasi di Transizione; piani industriali legati alle condizionalità sociali; il diritto all’energia a prezzi sostenibili; più democrazia sui luoghi di lavoro; l’applicazione di regole e controlli equi lungo tutta la catena produttiva.