Lunedì 24 giugno si è conclusa a Zurigo la prima fase di mobilitazione delle italiane e degli italiani in Svizzera per la raccolta delle firme sui Referendum popolari sul lavoro proposti dalla CGIL. Questa tappa segue quelle di Basilea e Ginevra, dimostrando un notevole coinvolgimento della comunità italiana all'estero e delle tante associazioni, forze politiche e organizzazioni sindacali che sostengono i 4 quesiti referendari.

Le iniziative di raccolta firme in Svizzera hanno ricevuto un consenso ampio, non solo dagli iscritti alla CGIL ma anche dalla comunità italiana in generale. Questa risposta positiva rafforza l'azione sui temi del referendum, che suscitano interesse anche oltre confine. Argomenti come il lavoro, la sicurezza e la democrazia sono infatti universali e coinvolgono le diverse realtà europee e non solo.

L'importanza di esercitare una vera democrazia attraverso il voto per il referendum oggi, e per altri temi in futuro, è un'esigenza sentita da tutti, ovunque si trovino. In Svizzera, e in particolare a Zurigo, il referendum è una pratica consolidata e i cittadini sono particolarmente sensibili ai temi sociali.

Durante questa fase di mobilitazione, oltre alla raccolta firme, ci sono stati incontri significativi. Il confronto con il Comites, l’organismo rappresentativo della collettività italiana, e il Consolato, avvenuto come parte del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), ha rappresentato un momento importante per discutere di vari temi. Fondamentale è stato anche l'incontro con l'INCA CGIL, che svolge un lavoro cruciale di raccordo e informazione per i connazionali, nonché quello con il sindacato svizzero UNIA e le forze politiche locali che sostengono il referendum.

La giornata per la raccolta delle firme a Zurigo ha segnato il culmine di questa prima fase di mobilitazione. Le 500.000 firme necessarie sono state raggiunte e superate, segnando un importante traguardo. Ora l'obiettivo è continuare la raccolta firme e preparare il coinvolgimento delle comunità italiane all'estero per il voto al referendum nel 2025. Sarà essenziale il contributo di tutte e tutti affinché la comunità italiana partecipi attivamente al prossimo voto.