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Di seguito pubblichiamo la lettera, in italiano e in spagnolo, inviata dai Coordinatori dei Dipartimenti Internazionali di CGIL, CISL e UIL — rispettivamente Salvatore Marra, Giuseppe Iuliano e Massimo Di Pietro — al Ministro argentino della Giustizia e dei Diritti Umani, Mariano Cuneo Libarona, e al Segretario argentino per i Diritti Umani, Alberto Baños. La lettera esprime preoccupazione per la situazione attuale in Argentina e manifesta solidarietà ai sindacati argentini.
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CGIL, CISL e UIl, le tre grandi confederazioni italiane sindacali che rappresentano oltre 12 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani, esprimono preoccupazione per quanto sta avvenendo in Argentina con lo smantellamento da parte del governo di importanti strutture statali preposte alla conservazione della memoria della dittatura.
Data la forte vocazione democratica delle nostre organizzazioni e della convinzione che è fondamentale contrastare a livello internazionale, al fianco delle Organizzazioni sindacali argentine, qualsiasi attacco che possa indebolire la democrazia, riteniamo grave che mentre la ferita della dittatura in Argentina è ancora aperta, - è di pochi giorni fa grazie all'impegno delle Abuelas de Plaza de Mayo il ritrovamento del nieto 138, il governo continui ad indebolire alcune importanti istituzioni che contribuiscono a tener viva la memoria della dittatura. Oltre al recente licenziamento di massa di fine anno delle lavoratrici e dei lavoratori del centro Haroldo Conti, situato nell'ex Esma, esprimiamo preoccupazione per i luoghi della memoria che operano negli ex centri di detenzione clandestini e per il Registro unico delle vittime del terrorismo di Stato.
Consideriamo altresì che vada preservato l'Archivio Nazionale della Memoria (ANM), dove è conservata la preziosa documentazione sul terrorismo di Stato accumulata dalla creazione della Commissione Nazionale sulla Scomparsa delle Persone (CONADEP) nel 1984 e nei 40 anni successivi.
Ci affianchiamo ai sindacati argentini nel ripudio dei licenziamenti di massa nel Ministero della Giustizia e dei Diritti Umani, che riguardano un totale di oltre 2500 lavoratori, oltre alla riduzione del 50& degli stipendi del personale.
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CGIL, CISL y UIL, las tres principales confederaciones sindicales italianas que representan a más de 12 millones de trabajadores italianos, expresan su preocupación por lo que está pasando en Argentina con el desmantelamiento por parte del gobierno de importantes estructuras estatales encargadas de preservar la memoria de la dictadura.
En consideración de la fuerte vocación democrática de nuestras organizaciones y la convicción de que es fundamental oponerse a nivel internacional, junto a las organizaciones sindicales argentinas, a cualquier ataque que pueda debilitar la democracia, consideramos grave que mientras la herida de la dictadura en Argentina sigue abierta -el descubrimiento de nieto 138 hace pocos días gracias a los esfuerzos de las Abuelas de Plaza de Mayo- el gobierno continúe debilitando algunas importantes instituciones que contribuyen a mantener viva la memoria de la dictadura.
Además del reciente despido masivo de fin de año de los trabajadores y trabajadoras del centro Haroldo Conti, ubicado en la ex Esma, expresamos nuestra preocupación por los lugares de memoria que funcionan en los ex centros clandestinos de detención y por el Registro Único de Víctimas del Terrorismo de Estado.
También consideramos que debe preservarse el Archivo Nacional de la Memoria (ANM), donde se encuentra la valiosa documentación sobre el terrorismo de Estado acumulada desde la creación de la Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas (CONADEP) en 1984 y en los 40 años posteriores. Estamos al lado de las organizaciones sindicales argentinas en rechazar a los despidos masivos en el Ministerio
de Justicia y Derechos Humanos, que afectan a un total de más de 2500 trabajadores, además de la reducción del 50& de los salarios del personal.