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Il 14 gennaio 2025, il Presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato la decisione di rimuovere Cuba dall'elenco del Dipartimento di Stato dei Paesi che presumibilmente sponsorizzano il terrorismo. Tra le altre misure adottate, Biden ha scelto di avvalersi della prerogativa presidenziale per impedire azioni legali nei tribunali statunitensi ai sensi del Titolo III della Legge Helms-Burton. Ha, inoltre, eliminato l'elenco delle imprese e degli enti cubani soggetti a restrizioni, che fino a quel momento impediva alle istituzioni statunitensi e, di conseguenza, a quelle di Paesi terzi (tra cui l’Italia) di effettuare transazioni finanziarie.
Si tratta di una decisione, seppur limitata, che va nella giusta direzione e risponde alle molteplici risoluzioni delle Nazioni Unite. Come CGIL, abbiamo più volte denunciato che l’inserimento di Cuba in quella lista costituiva una violazione del diritto internazionale e provocava gravi ripercussioni sulla vita del popolo cubano.
Purtroppo, questo provvedimento è arrivato solo a fine mandato del Presidente Biden, risultando a nostro avviso tardivo. Ci auguriamo che il cambio alla guida della Casa Bianca non comporti un’inversione di rotta, con il ritorno a politiche che infliggano ulteriori sofferenze al popolo cubano.
Accogliamo positivamente, inoltre, l'annuncio della liberazione di detenuti da parte del governo cubano, un gesto reso possibile anche grazie alla mediazione del Vaticano.
Come CGIL, e in linea con la nostra posizione storica, ribadiamo la necessità di eliminare l’embargo economico imposto all'Isola e di rispettare il diritto del popolo cubano all'autodeterminazione. Continueremo a promuovere progetti di cooperazione con la CTC (sindacato cubano) per potere supportare le lavoratrici e i lavoratori cubani ed il popolo cubano che da troppo tempo affrontano gravi difficoltà a causa dell’embargo economico.
Rinnoviamo, infine, la nostra profonda solidarietà al popolo cubano, un popolo generoso dal quale a nostra volta abbiamo ricevuto sostegno durante la pandemia.