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Nell'udienza dello scorso 17 febbraio, tenutasi presso il Tribunale di Roma, la Giudice per l'udienza Preliminare ha ammesso la CGIL e molti altri soggetti come parti civili nell'ambito del processo a Juan Luis Carlos Malatto, imputato per crimini di lesa umanità durante il periodo della dittatura in Argentina.
A nulla sono servite le arringhe dell'Avv. Sinagra, difensore di Malatto, che riportavano le dichiarazioni negazioniste della vicepresidente argentina Villaruel, in cui si richiedeva di respingere tutte le richieste di parte civile.
Sono stati ammessi tutti i familiari delle vittime, enti, partiti ed Organizzazioni, tra cui CGIL, CISL e UIL.
L'ammissione come parte civile segna un primo passo importante verso il processo, riconoscendo la CGIL come rappresentativa di interesse leso dal reato. Il prossimo luglio si terrà finalmente l'udienza che deciderà sul rinvio a giudizio di Malatto.
Il processo è oltremodo rilevante soprattutto in questa fase storica in cui in Argentina si chiudono le istituzioni preposte alla memoria e si indeboliscono quelle che fino ad oggi hanno restituito l'identità a 139 uomini e donne sottratti alle loro vere famiglie durante la 'guerra sucia'.
Come CGIL siamo impegnati, come già avvenuto per il processo Condor, nella ricerca della giustizia e nella salvaguardia della democrazia e della memoria, contro ogni dittatura.
Proprio per questi motivi il prossimo 24 marzo saremo a Buenos Aires al fianco dei sindacati argentini per una iniziativa internazionale e per la marcia che si terrà nella giornata per la Verità e la Giustizia.