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Il 14 gennaio si è riunito a Madrid il gruppo di regolarizzazione dei migranti senza documenti organizzato dalla Rete Sindacale per le Migrazioni Mediterranee e Subsahariane (RSMMS). All’incontro hanno preso parte i sindacati europei appartenenti alla rete (CGIL, Italia, CCOO, Spagna, CGT – Francia, CFDT, Francia, FGTB, AVC-CSC, Belgio) oltre alla partecipazione della Confederazione dei sindacati tedeschi - DGB, di Picum (Platform for International Cooperation on Undocumented Migrants) e della FES (Friedrich-Ebert-Stiftung) Tunisia.
Durante la prima giornata, i partecipanti hanno discusso i punti chiave da elaborare nella proposta che verrà lanciata durante la conferenza conclusiva del gruppo di lavoro e che si propone di alzare gli standard per la regolarizzazione dei migranti senza documenti nei paesi europei dell’UE. Sono emerse molte convergenze, in particolare alla luce della presentazione del regolamento spagnolo frutto di un intenso dialogo sociale tra le parti sociali ed il governo.
a riunione si è svolta presso la sede di CCOO (Comisiones Obreras), che ha invitato il gruppo a partecipare ad un evento ufficiale di presentazione del nuovo regolamento spagnolo di migrazione che si è tenuto nella giornata successiva, il 15 gennaio, presso l’Istituto Nazionale della Pubblica Amministrazione - INAP (agenda 15 gennaio). L’evento ha visto la partecipazione del segretario generale di CCOO Unai Sordo e della Ministra per l’inclusione Sociale e Migrazioni, nonché di autorevoli ospiti. Nel suo intervento, Unai Sordo, ha chiesto “una migliore gestione dei flussi migratori, maggiori risorse per accelerare le regolarizzazioni e la volontà politica di contrastare la xenofobia e il razzismo, perché il dibattito sulla migrazione non è “sì o no”, ma “come”’.
Nella sessione pomeridiana si è svolta una tavola rotonda in cui il gruppo di lavoro sulla regolarizzazione dei migranti senza documenti ha illustrato le singole esperienze nazionali, nonché messo in evidenza il lavoro della rete RSMMS e l’importanza della condivisione e dello scambio tra i sindacati dei paesi europei, mediterranei e dell’Africa sub-sahariana
La CGIL, nel suo intervento, ha evidenziato il ruolo cruciale della rete in questo momento storico, perché le questioni migratorie non possono essere viste solo dal punto di vista dei paesi di destinazione, ma occorre prendere in considerazione molteplici fattori e soprattutto il punto di vista delle lavoratrici e dei lavoratori che decidono di migrare.
L'espansione dell'estrema destra in Europa e nel mondo utilizza infatti la migrazione in modo strumentale per accentuare l'individualismo e aumentare la paura del diverso.
La CGIL ribadisce l’importanza di sostenere accoglienza, integrazione e multilateralismo e che la narrazione securitaria, intrisa di razzismo, che l’estrema destra sta portando avanti nel mondo può essere combattuta solo impegnandosi a livello europeo e internazionale.
A questo proposito, il rapporto tra i sindacati europei, i sindacati del Mediterraneo e dell'Africa subsahariana, è fondamentale per costruire relazioni che possano salvaguardare e sostenere i lavoratori e le lavoratrici migranti.