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Il 28 e 29 agosto 2024 si è tenuto a Manaus il Primo Forum Sindacale Panamazzonico con la partecipazione dei sindacati di Brasile, Colombia, Perù, Ecuador e Venezuela. L’iniziativa è stata sostenuta dalla CGIL e da Nexus, in rappresentanza delle quali ha partecipato Sabina Breveglieri.
L'obiettivo è di unire i sindacati della macroregione amazzonica per promuovere azioni strategiche per la conservazione della foresta amazzonica, ponendo al centro le condizioni di vita e di lavoro dei 50 milioni di abitanti della foresta.
Durante i lavori ogni sindacato ha condiviso la situazione che vive in casa propria denunciando le condizioni di vita delle comunità amazzonica segnate da sfruttamento illegale delle risorse naturali (legno, acqua, minerali, terra). Le immense ricchezze sono depredate basandosi sull'esclusione violenta da ogni diritto dei lavoratori e delle comunità.
La costruzione di un’agenda sindacale comune, pertinente per i territori e le organizzazioni sindacali, indigene, femministe, ambientaliste è l’obiettivo ampiamente condiviso da tutti i 15 sindacati riuniti.
In uno slogan si potrebbe sintetizzare “Nessuna decisione per l'Amazzonia senza la partecipazione dell'Amazzonia”.
È stato denunciato anche il green washing che le multinazionali portano avanti attraverso le loro azioni di lobby verso i governi nazionali e gli incontri internazionali.
Le proposte emerse sono tra le altre:
- combattere le privatizzazioni delle risorse naturali
- costruire politiche pubbliche per lo sviluppo compatibile socialmente e ambientalmente
- lavorare a tutti i livelli sindacali per informare i lavoratori
- tornare a parlare di bene viver
- lottare per un processo di integrazione regionale democratico.
Lavoro e ambiente non sono incompatibili e il forum intende dimostrarlo.
Durante il secondo giorno di lavoro la discussione si è incentrata su cosa si intenda dal punto di vista dei sindacati amazzonici per Transizione Giusta. I diritti dei lavoratori non devono essere pregiudicati dalla riorganizzazione della matrice energetica della produzione. I meccanismi di presa di decisione, di costruzione delle politiche devono avere come metodo di lavoro il dialogo sociale tripartito. I sindacati devono entrare nella discussione che oggi è "sequestrata" da imprenditori e governi, devono prepararsi, costruire proposte ed organizzare momenti di pressione ed alleanze.
Il Manifesto del Forum sottolinea anche la necessità di costruire uno spazio libero da violenza – traffico ed uccisioni -, uno spazio di libertà sindacale, di democrazia ed integrazione regionale.
La Cgil ha proposto, nel rispetto dell'autonomia delle organizzazioni fondatrici, di inserire un richiamo ad una costruzione sindacale globale di proposte di trasformazione dell'attuale modello di sviluppo, che con la sua logica predatoria è la causa del cambio climatico. Proposte da costruire insieme al movimento sindacale internazionale anche del nord globale, per richiamare la responsabilità di questa parte del mondo rispetto alle condizioni di vita dei 50 milioni di abitanti dell'Amazzonia.
I lavori si sono conclusi dandosi appuntamento alla Cop 16 biodiversità in Cali e soprattutto alla Cop 30 di novembre 2025 a Belem.