Lo scorso 28 marzo, un devastante terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar, con effetti distruttivi anche in vaste aree del Sud-est asiatico, fino alla città di Bangkok, in Thailandia. Ad oggi, il bilancio delle vittime è tragico: oltre 2.000 morti accertati e 3.000 feriti. La violenza del sisma ha causato una distruzione senza precedenti, e saranno necessarie settimane, se non mesi, per valutare l’entità dei danni.

Il Myanmar, dal colpo di Stato del 2021, è sotto il controllo di una dura giunta militare che reprime il dissenso politico, incarcera oppositori, dissidenti e sindacalisti e reprime le libertà fondamentali. In questo contesto già drammatico, il terremoto ha ulteriormente aggravato la crisi umanitaria.

Immediatamente dopo il sisma, la CGIL ha contattato la Confederation of Trade Unions of Myanmar (CTUM), organizzazione sindacale costretta all’esilio a causa della repressione del regime. Oltre a esprimere solidarietà, la CGIL si è impegnata a fornire aiuti umanitari per sostenere la popolazione colpita.

Per questo, è stata avviata una raccolta fondi, e si invitano tutti coloro che vogliono contribuire a effettuare donazioni sul conto corrente dedicato, gestito dalla ONG Nexus.

Ogni aiuto è fondamentale per soccorrere le vittime e sostenere la popolazione in questo momento di emergenza.

IBAN IT58D 05018 02400 000011318730

intestato a NEXUS EMILIA ROMAGNA

presso BANCA ETICA

Causale: fondo terremoto Myanmar

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