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Dal 3 al 6 marzo 2025 si è svolta presso le Nazioni Unite la terza conferenza degli Stati Parte del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), con la partecipazione di 55 Stati Parte, 31 Stati osservatori, 163 organizzazioni della società civile e 10 organizzazioni internazionali.
Il TPNW, entrato in vigore il 22 gennaio 2021, vieta lo sviluppo, il possesso e l'uso di armi nucleari, promuovendo la sicurezza globale attraverso il disarmo. Ad oggi, il trattato è stato ratificato da 73 Paesi, con 98 Stati che lo hanno approvato o firmato, ma l'Italia non figura tra essi.
Il responsabile delle politiche europee e internazionali della CGIL ha partecipato alla discussione generale, dove è intervenuto a nome del sindacato mondiale delle Confederazione Sindacale Internazionale per ribadire che il movimento delle lavoratrici e dei lavoratori è per la pace e il disarmo e la proibizione delle armi nucleari.


80 anni dopo che le armi nucleari sono state usate per la prima volta in guerra per distruggere Hiroshima e Nagasaki uccidendo più di 200.000 persone, tra cui 38.000 bambini, gli Stati del TPNW stanno dimostrando al mondo che esiste un'alternativa alla teoria imperfetta della deterrenza: l'eliminazione delle armi nucleari, in modo che non possano mai essere usate.
Nel corso della conferenza, i Paesi aderenti hanno ribadito che la vera sicurezza globale risiede nell'eliminazione delle armi nucleari, respingendo con fermezza la dottrina della deterrenza. La dichiarazione politica rilasciata a conclusione dell'incontro afferma chiaramente: "La deterrenza nucleare si fonda sull'esistenza stessa del rischio nucleare, che minaccia la sopravvivenza di tutti".
Un messaggio forte arriva anche da Masako Wada, sopravvissuta al bombardamento di Nagasaki e vicesegretario generale di Nihon Hidankyo, che ha sottolineato l'assenza di prove sull'efficacia della deterrenza nucleare. L'incontro ha evidenziato l'urgenza di un'azione concreta, con un impegno rafforzato per estendere l'adesione al trattato a tutti i membri dell'ONU.
La direttrice esecutiva della Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari - ICAN, Melissa Parke, ha accolto con favore l'esito della conferenza, sottolineando il ruolo chiave degli Stati del TPNW nel contrastare l'escalation nucleare: "Abbiamo una scelta chiara: proliferazione incontrollata o eliminazione totale delle armi nucleari".
Nel corso della conferenza è stata annunciata la prima Conferenza di revisione del TPNW, che si terrà dal 30 novembre al 4 dicembre 2026 presso la sede delle Nazioni Unite, con la presidenza del Sudafrica. Questo appuntamento sarà cruciale per valutare i progressi compiuti e pianificare le prossime azioni per un mondo libero dalle armi nucleari.