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Roma, 25 marzo - “La Cgil esprime preoccupazione e sdegno per l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, detenuto insieme a molti altri amministratori locali, giornalisti e cittadini. Esprimiamo solidarietà alle organizzazioni sindacali e alle centinaia di migliaia di cittadini in piazza in questi giorni per chiedere che vengano difesi lo stato di diritto, i diritti umani e sindacali, da troppi anni calpestati in Turchia”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale.
“Le organizzazioni sindacali indipendenti in Turchia – prosegue la Confederazione – si battono da anni, a volte pagando con la propria libertà personale, contro l’aumento delle diseguaglianze, il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, la crescente povertà di molti e l’arricchimento di pochi. Il governo turco non riesce a dare le risposte a chi per vivere deve lavorare”.
“Chiediamo al governo italiano e alle istituzioni europee di intraprendere ogni azione utile affinché venga rispettato il sistema costituzionale turco e terminino le persecuzioni nei confronti degli attivisti, dei sindacalisti e della società civile che negli ultimi anni sono stati vittime di intimidazioni e persecuzione. La lotta per la democrazia – si legge infine nella nota – è una lotta globale che vedrà ancora una volta il sindacato in prima linea, in Turchia e nel resto del mondo”.