Roma, 5 marzo - “È necessaria una revisione delle priorità e del cronoprogramma assegnato anche al Piano Sud, in relazione alla diffusione del Coronavirus, adottando misure rapide volte a prevenire e mitigare gli effetti che tale situazione può determinare sull'occupazione e sul sistema economico meridionale, in particolare in alcune filiere come quella turistica o agroalimentare. La priorità deve essere l’individuazione di misure immediate per la creazione di lavoro, il potenziamento del sistema sanitario che soffre di carenze di personale e di macchinari strutturali”. È quanto chiesto oggi dalla Cgil, rappresentata dal segretario generale Maurizio Landini, durante l'incontro con il Ministro Giuseppe Provenzano sul Piano Sud.
“La programmazione degli interventi prevista nel Piano - sottolinea la Confederazione - accoglie una serie di richieste che la Cgil ha messo in campo in questi anni: è urgente adesso avviare le misure il prima possibile, a partire dall'infrastrutturazione viaria e ferroviaria, dalla manutenzione del territorio, dal potenziamento della capacità amministrativa e dal rafforzamento del sistema di istruzione, dell'Università e della ricerca meridionale”.
“È necessario affrontare il tema delle politiche industriali nel Mezzogiorno del Paese. Le tante crisi aperte e la desertificazione produttiva hanno bisogno di scelte decisive a partire - conclude la Cgil - dalla costituzione di una Agenzia per lo sviluppo e da una strategia complessiva che coniughi transizione ambientale, trasformazione digitale e sostenibilità sociale”.