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Nella mattinata di venerdì 4 aprile si è tenuto un incontro con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) convocato a seguito di alcune richieste di chiarimento e maggior approfondimento, sulla cosiddetta patente a crediti, avanzate dalle Organizzazioni Sindacali nel corso della riunione della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza dello scorso 31 marzo.
Nell’ordine del giorno è stato integrato un punto relativo a “orientamenti interpretativi lavoratori piattaforme digitali”.
I due temi sono stati trattati in modo distinto.
Relativamente al primo punto il Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha innanzitutto fornito alcuni dati sulle procedure di ottenimento della c.d. “patente a crediti”.
L’INL ha dichiarato che circa 440.00 aziende su un totale, stimato, di 800.000 hanno raggiunto l’obiettivo, osservando che per il numero di richieste di supporto e le molteplici segnalazioni da parte delle imprese stesse si registra una diffusa non-compliance delle norme, financo le più semplici e obbligatorie come la effettuazione della valutazione dei rischi.
Sono stati inoltre forniti alcuni dati sulle ispezioni effettuate dopo l’entrata in vigore della nuova legislazione chiarendo di aver effettuato circa 20.000 ispezioni, che comprendono anche le ispezioni plurime in cantieri dove operano più imprese contemporaneamente, e comminando nello stesso arco temporale solo 12 provvedimenti di sospensione dell’attività, ma non fornendo dati specifici sui motivi di tali provvedimenti.
Dopo l’intervento del Direttore dell’INL è intervenuta la Ministra, che ha partecipato per breve tempo alla riunione, dichiarando la propria soddisfazione per l’andamento del numero delle imprese in possesso della patente. Ciò, secondo il MLPS, testimonierebbe l’efficacia del provvedimento, che finalmente non permetterebbe alle imprese scorrette di accedere al mercato. Infine, è stata comunicata la disponibilità del Governo e del Ministero a lavorare sempre più efficacemente sulla tematica di salute e sicurezza.
Nell’evidenziare che per l’accertamento dei requisiti necessari è possibile utilizzare l’autocertificazione, quindi senza nessun riscontro reale, nulla è stato aggiunto in più rispetto all’intervento dell’INL e a quanto già emerso nella riunione della Commissione centrale di coordinamento dell’attività ispettive.
Alcune richieste di chiarimento non sono state evase, l’INL si è limitato a dare evidenza dei dati dell’attività ispettiva e il MLPS non ha inteso fornire ulteriori riscontri.
Sul secondo punto la Ministra, nell’ambito del suo unico intervento, ha evidenziato come il Governo italiano ha aderito alla ultima formulazione della Direttiva del lavoro su piattaforma. Nella prospettiva di recepimento valuteranno su come intervenire sull’attuale quadro giuridico guardando in particolare a figure giuridiche di “difficile comprensione” come le collaborazioni eterorganizzate.
Il Capo della Segreteria Tecnica ha invece evidenziato in modo esplicito il punto sulla regolazione della disciplina del rapporto di lavoro dei rider nella prospettiva del recepimento della direttiva sulla corretta qualificazione dei rapporti di lavoro. L’intenzione è valutare se emanare degli strumenti interpretativi. Con in evidenza in particolare il punto subordinazione – autonomia e sulle modalità di svolgimento del lavoro dando evidenza ai criteri di qualificazione certa. Con la esigenza di una tutela a prescindere dal livello di qualificazione per assicurarle anche al regime del lavoro autonomo.
Di seguito quanto abbiamo evidenziato:
- la necessità di aprire un approfondimento specifico sul punto; il fatto che è in fase di definizione la cosiddetta legge di delegazione europea che contiene i principi di recepimento della direttiva; il perimetro della direttiva riguarda tutto il lavoro su piattaforma digitale e non solo i rider; l’elemento che non si è in presenza di un fatto, come l’approvazione di una nuova norma, che giustifica un intervento di carattere interpretativo; gli elementi di riflesso che si genererebbero nel tavolo aperto con Assodelivery che non avrebbero carattere di neutralità.
Nella breve replica il Capo di Gabinetto ha evidenziato che il recepimento della direttiva e l’eventuale orientamento interpretativo sono fatti distinti e che il Ministero, anche sulla base dell’attuale quadro regolatorio e della giurisprudenza intervenuta, si riserva di fornire una interpretazione a legislazione vigente, con un carattere ricognitivo. Vertendo sul punto della qualificazione del rapporto di lavoro sulle due fattispecie del lavoro subordinato e autonomo.
Sarà posta all’attenzione della Ministra la necessità sia di un tavolo specifico sul punto che sulla richiesta di coinvolgimento delle parti sociali nel percorso di recepimento della Direttiva e più in generale sulle Direttive che incrociano le competenze del MLPS.
In finale di riunione il Capo di Gabinetto ha preannunciato la convocazione di tavoli “tecnico-politici” nel prossimo futuro al Ministero per temi specifici afferenti al lavoro, non meglio specificati, e per affinare le questioni rimaste aperte sulla patente a crediti.
Dal resoconto è evidente il carattere sporadico e non sostanziale delle interlocuzioni per l’indisponibilità del MLPS a determinare concretamente percorsi di confronto.