"La riunione di oggi è importante e diventerà utile se decideremo i percorsi di lavoro, individueremo le tematiche, proveremo a capire la strategia e gli interventi da attuare subito", così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al tavolo al Ministero del lavoro sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro alla presenza dei ministri del Lavoro, Nunzia Catalfo, e della Sanità, Roberto Speranza."Infortuni e malattie professionali - prosegue il leader della Cgil - aumentano. Non sono un’inevitabile fatalità, ma il prodotto di comportamenti economici predatori, di leggi sbagliate, di sfruttamento e mercificazione dei lavoratori. Le risorse sono state tagliate - spiega Landini -; sono stati depotenziati i servizi ispettivi e di medicina del lavoro. Il risultato è che oggi non si riesce a fare seria prevenzione nè a fornire un’adeguata formazione".Per il segretario generale della Cgil "ci vuole un vasto piano di assunzioni nei servizi ispettivi e di prevenzione. Le banche dati non dialogano e questo rende difficile non solo avere la dimensione del fenomeno, ma anche intervenire. Ci vuole coordinamento tra i diversi Enti. Lo sblocca cantieri- sottolinea - va cambiato. Le gare al massimo ribasso, come le maggiori possibilità di appalto e subappalto sono tra le cause dell’aumento degli infortuni e della diminuzione di sicurezza del e nel lavoro."Istituire una patente a punti che misuri la capacità di prevenzione e di sicurezza del lavoro delle singole aziende - conclude Landini - potrebbe essere inserita come criterio per l’assegnazione degli appalti. Non c’è una sola azione da compiere ma l’individuazione di un piano strategico nazionale dove prevenzione e formazione siano elementi centrali cui destinare risorse e sulle quali attuare sinergie".Riunione al Ministero del lavoro su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro