Roma, 19 maggio - “Esprimiamo forte preoccupazione per la pressoché totale assenza di riferimenti alla sospensione dei brevetti sui vaccini nella bozza di dichiarazione per il Global Health Summit di venerdì a Roma, organizzato dal G20 e dalla Commissione Europea. Occorre che dall’incontro esca un netto sì alla proposta presentata, ormai da oltre sei mesi, da India e Sudafrica al WTO e rilanciata dal presidente USA Biden". È quanto dichiara in un comunicato stampa - che inviamo in allegato - il Comitato Italiano della Campagna Europea Right2Cure #NoprofitOnPandemic, di cui la Cgil fa parte."L’Italia come presidente di turno del G20 ha enormi responsabilità nelle decisioni che verranno assunte", si sottolinea, e "pensare di risolvere la situazione ricorrendo alle licenze volontarie, lasciando alle aziende farmaceutiche la possibilità di decidere a chi concedere l’uso del brevetto e della tecnologia, non modifica l’attuale situazione e rischia di condannare a morte centinaia di migliaia di persone". "Anche l’idea di finanziare un centro di produzione di vaccini in Africa - aggiunge il Comitato - è un progetto a lunga scadenza, che non può incidere sull'attuale pandemia e non risolve la dipendenza globale dalle aziende proprietarie dei brevetti. L’unica soluzione - si ribadisce nella nota - è liberare i vaccini dal cappio dei brevetti e realizzare i necessari trasferimenti tecnologici per consentire un significativo aumento della produzione in tutto il mondo".Scarica il comunicato stampa del Comitato Italiano per l'Iniziativa dei Cittadini Europei “Diritto alla cura. Nessun profitto sulla pandemia”Per maggiori informazioni noprofitonpandemic.eu   Per firmare l’ICE eci.ec.europa.eu